Da Bologna a Bolzano, la startup che ti porta la spesa a casa
Sulla piattaforma c’è di tutto: frutta e verdura, carne, snack e dolciumi, pasta, vini e bibite. Un supermercato online che consegna a casa entro 24 ore dall’emissione dell’ordine e nato in tempi di Coronavirus per rispondere all’esigenza più grande che abbiamo dovuto affrontare in quarantena: fare la spesa. L’emergenza sanitaria ha portato molte imprese – specie le startup – a doversi reinventare, lottando per cercare di sopravvivere e adattando i propri modelli di business al momento che stiamo vivendo. E c’è chi lo ha fatto da Bologna e portando la propria idea fino a Bolzano.
È questo il caso della startup digitale “CheBuoni” e del suo CEO, Valentino Marangi, che a causa dell’epidemia ha visto da un giorno all’altro bloccarsi tutti i budget dai maggiori clienti, rimanendo col gravoso problema di trovare un modo per pagare le spese della sua ditta, tra cui gli stipendi di quasi 60 dipendenti. Da quel momento è iniziato un intenso ragionamento su come poter lanciare una nuova idea sul mercato che andasse incontro ai bisogni più importanti delle persone: «Dall’analisi è emerso che uno dei problemi maggiori della gente era effettuare la spesa, specie quella online con consegna a domicilio. Tutti i grandi player come Esselunga a casa, Carrefour, Easycoop erano, e sono, completamente intasati, con attese di consegna che superano i 20 giorni – racconta Marangi -. Cosi abbiamo deciso di offrire una soluzione e creare il primo supermercato completamente online chiamato «SpesaLocal», e testarlo a Bologna come prima città». D’altronde l’emergenza sanitaria ci ha fatto capire come luoghi come il supermercato siano stati, specie nei primi giorni dell’epidemia, luoghi in cui anche prendendo tutte le precauzioni possibili, ci si esponeva ad alto rischio ogni volta che si andava a fare la spesa. A questo vanno aggiunto le lunghe code e gli ingressi centellinati che fanno ripensare l’esperienza stessa d’acquisto, preferendo virare sull’online.
Marangi ed il suo team riescono a realizzare il progetto in tempi record: creano la società, affittano furgoni refrigeranti, assumono personale, firmano accordi con i fornitori, lanciano il sito e le campagne pubblicitarie e in breve tempo ricevono i primi ordini. Il servizio, partito come detto da Bologna come prima città test, è arrivato anche a Parma, Trento e Bolzano: «Abbiamo svolto alcune ricerche di mercato in base alla grandezza delle città. Partire dalle grandi metropoli ci avrebbe sicuramente penalizzato. Inoltre abbiamo riscontrato che proprio a Bolzano c’era una maggiore richiesta di servizi simili. Chiaramente la speranza è quella di crescere e poter offrire ulteriori posizioni lavorative, visto anche i tempi di crisi che corrono», puntualizza Marangi.
Il sito conta già più di 400 prodotti che la startup acquista da fornitori locali, quasi tutti di brand conosciuti e di alta qualità. Ed è proprio quest’ultima uno dei punti di forza del servizio: «Puntiamo molto sulla velocità di consegna e sulla qualità dei prodotti che offriamo al cliente, dalla frutta e verdura fino alla carne e alla pasta – spiega Marangi -. Inoltre siamo riusciti a mettere in piedi un sistema di consegna refrigerata. I fattorini consegnano in piena sicurezza e mantenendo le distanze imposte dal Governo». E anche fare l’ordine è molto semplice: basta andare sul sito e scegliere ciò che si desidera, oppure, in alternativa, si può anche inviare la lista della spesa via Whatsapp, pagare online attraverso il Servizio Clienti e decidere quando si vuole ricevere la merce: «Abbiamo voluto avere un occhio di riguardo anche verso quelle persone magari poco affini alle nuove tecnologie come per esempio gli anziani che difficilmente riescono a mettersi al computer e ordinare la spesa. Sicuramente farlo dal proprio cellulare può risultare più comodo», conclude Marangi.
Alexander Ginestous
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