Affitti universitari, a Bolzano situazione critica
Il lockdown da Covid-19 ha chiuso in casa nei mesi di marzo e aprile tutta Italia, e tra questi anche molti studenti universitari. Alcuni, soprattutto i fuori sede, sono stati costretti a rimanere nella città dove frequentano gli studi, altri hanno sfruttato l’occasione e sono tornati dalle proprie famiglie nelle loro città d’origine, svuotando studentati e appartamenti in affitto a Bolzano, a Bressanone e nel resto della provincia. Questo però ha provocato diversi disagi: per quanto riguarda gli studentati, i pochi che sono rimasti non hanno sempre potuto utilizzare a pieno diversi servizi garantiti normalmente.
La popolazione studentesca si è trovata di fronte a diverse incognite, relative sia alla possibilità di ottenere una sospensione dell’affitto per i mesi di non utilizzo, ma anche ad una garanzia di poter ricevere nuovamente il posto letto negli studentati il prossimo anno accademico. Fatto, quest’ultimo, di certo non scontato visto che i criteri per la riammissione tengono conto sia di un merito minimo di studio, sia, per chi rinnova la richiesta al secondo anno, che si sia alloggiato nello studentato l’anno precedente. Caso, quest’ultimo, che mette in difficoltà tutti coloro che hanno deciso, a causa dell’emergenza, di risolvere il contratto d’affitto in essere.
Alloggi privati: trattative tra studenti e proprietari
Quali siano i costi d’affitto di una stanza in un alloggio privato a Bolzano è cosa risaputa. Il fatto che molti studenti abbiano lasciato vuoto il proprio appartamento negli ultimi due mesi ha portato in moltissimi casi ad una vera e propria trattativa da inquilini e proprietari per trovare un accordo sulle mensilità dovute. Nella gran parte dei casi i contratti in essere scadranno o verranno rinnovati a fine estate, ma giustamente ci si è subito interrogati sulle attuali mensilità in cui l’alloggio non è stato sfruttato a causa dell’emergenza. Da una parte molti universitari hanno chiesto una sospensione dell’affitto o addirittura la conclusione del contratto, dall’altra i proprietari si sono ritrovati con la volontà di andare incontro alle richieste, vista l’emergenza, ma allo stesso tempo con la necessità di dover far quadrare i conti.
“Nonostante le necessità di ognuno gli accordi tra le parti sono stati abbastanza eterogenei” dice Stefano Zuliani, responsabile MUA “In molti hanno abbassato la quota d’affitto, qualcuno l’ha sospesa e altri hanno deciso di concludere totalmente i contratti”.
Studenti e Provincia a confronto
Dopo una serie di contatti con l’Ufficio Diritto allo Studio della Provincia Autonoma di Bolzano, a fine aprile i Rappresentanti degli studenti, l’associazione MUA ed sh.asus hanno portato sul tavolo queste tematiche, proponendo possibili soluzioni e chiedendo di impegnarsi per garantire, attraverso interventi mirati, la giusta tutela al diritto allo studio per l’anno in corso e successivo. A seguito dell’incontro ci sono stati alcuni interventi sugli studentati che hanno riguardato la sospensione degli affitti, ma anche la garanzia di una riammissione negli stessi alloggi per il prossimo anno accademico anche per chi ha concluso il contratto d’affitto durante questi ultimi due mesi. È stato anche abbassato il merito di studio richiesto per questa riammissione, così come i mesi di permanenza nello studentato per l’anno accademico in corso (che sono stati ridotti a quattro).