Waltherpark, pronto il taglio degli alberi della Stazione. L'appello: «Rinunciate ai posti auto, non abbatteteli»
Non abbattete quei alberi. E’ questo il disperato appello lanciato via Facebook dai Verdi di Bolzano, che hanno denunciato il taglio degli alberi a parco Stazione nell’ambito del progetto Waltherpark portato avanti dal tycoon austriaco Renè Benko e dalla sua Signa. E il tutto solo per qualche posto auto in più, lì dove il numero di parcheggi è già adesso molto elevato. Saranno, per l’esattezza, tre dei quattro platani storici del parco bolzanino a venire abbattuti in settimana. E proprio per cercare di fermare l’abbattimento e rafforzare il messaggio lanciato, questa mattina, lunedì 13 luglio, è stato organizzato un flash mob.
Come si legge dal post social, gli alberi dovrebbero venir abbattuti nonostante gli sforzi portati avanti dell’Assessora Marialaura Lorenzini e di tanti ambientalisti e cittadini che da anni si battono con forza per la tutela del parco nonostante la consultazione popolare cittadina sotto il commissario Penta ne abbia decretato la morte. “Purtroppo la Signa Holding ha deciso di continuare a non dare nessuno spazio alla tutela del verde”.
Ora i Verdi hanno avanzato una richiesta per salvare gli alberi: ridurre di una piccola cubatura l’enorme costruzione del Waltherpark (recuperandola altrove), mantenendo il patrimonio verde cittadino. “La rinuncia di una piccola cubatura nel primo e secondo interrato (rispettivamente parte di magazzini e di pochi parcheggi auto, stimiamo il numero a meno di venti posti) a fronte del grande guadagno ormai ottenuto da Signa”, spiegano i Verdi. Ciò considerato soprattutto che di posti auto ne saranno costruiti 1000 (anziché i 250 previsti originariamente) raggiungendo quota 1900 parcheggi nel cuore del nostro centro città. Un numero oggettivamente alto e sproporzionato, “contrario a tutte le indicazioni di esperti urbanisti anche internazionali che consigliano parcheggi limitrofi alle città che sempre più devono rimanere pedonali ciclabili e con mezzi pubblici, contribuendo alla riduzione di inquinamento e quindi alla tutela della salute dei cittadini e cittadine”.
Alexander Ginestous