Traffico passi dolomitici, si lavora ad una mobilità sostenibile (con meno moto)
Monitoraggio del traffico sui passi dolomitici e la promozione di una mobilità sostenibile. Sono questi gli obiettivi della Provincia e del Dipartimento infrastrutture e mobilità. In mezzo anche una programmazione strategica comune con la vicina Provincia di Trento per realizzare tutto ciò. “L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore Daniel Alfreider – è quello di elaborare un progetto complessivo e di realizzarlo passo dopo passo. Nel corso del 2020, a causa della situazione d’emergenza, verranno effettuati i primi passi nel campo della riduzione del traffico e del suo spostamento sui mezzi pubblici. La base per qualsiasi decisione in quest’ambito è rappresenta dal monitoraggio del traffico che fornirà dati, numeri, fatti e valutazioni da parte di esperti del settore”.
L’impegno comune per la realizzazione di queste soluzioni è stato presentato a Plan de Gralba nel Comune di Selva Gardena. Per poter ridurre il traffico veicolare e motivare i turisti ed i cittadini all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici la Provincia è impegnata nel potenziamento dei collegamenti degli autobus verso sei impianti di risalita presenti sui passi dolomitici. Per la precisione in Val Gardena si tratta delle stazioni a valle delle funivie del Col Raiser, Dantercepies e Ciampinoi, ed in Val Badia delle funivie di Colfosco, Boè ed Arlara. “In questo modo non solamente colleghiamo tra loro due mezzi di trasporto sostenibili, ma diamo anche al turista l’opportunità di lasciare in garage la propria macchina” ha sottolineato Alfreider.
Il presidente di Dolomiti Superski, Sandro Lazzari, a questo proposito ha sottolineato l’importanza di una combinazione efficiente tra le funivie ed i mezzi di trasporto pubblici. “L’offerta di servizi turistici da parte delle vallate dolomitiche deve avere come obiettivo prioritario il costante miglioramento della propria offerta per consentire agli ospiti di apprezzare appieno ed in libertà le bellezze della natura ed il panorama unico delle Dolomiti. Facilitare la mobilità significa, in primo luogo, rafforzare l’integrazione tra il trasporto pubblico e gli impianti di risalita per assicurare la reale continuità del trasporto, il tutto in un contesto di maggiore sostenibilità”.
Traffico passi dolomitici: il monitoraggio
Dall’autunno del 2019 sono inoltre attive lungo le strade dei passi dolomitici attorno al Gruppo del Sella 24 telecamere collocate in 12 punti nevralgici. “I numerosi dati raccolti dalle telecamere ci forniscono informazioni in merito al tipo di traffico, alla durata delle soste ed alle diverse forme di traffico. I dati vengono registrati e resi anonimi” ha aggiunto Alfreider. Inoltre, nelle ultime tre settimane sono stati controllati in Alto Adige complessivamente 220 motociclisti e sono state rilevate 75 infrazioni, tra le quali eccesso di velocità, sorpassi vietati e modifiche ai mezzi non consentite dalla legge.
Aumento del traffico passi dolomitici e inquinamento acustico
Ulteriori dati sono stati forniti anche da un’indagine effettuata nell’estate del 2019 alla quale hanno preso parte oltre 1600 ospiti delle Dolomiti. Il 39% degli intervistati si è espresso a favore di un pedaggio per l’accesso ai passi allo scopo di poter meglio garantire la tutela della flora e della fauna locale; il 18% ha affermato di non essere in grado di esprimere un parere; il 27% ha risposto “forse” ed il 16% era contrario. Gli interpellati hanno definito “più importante” lo sviluppo delle infrastrutture legate al trasporto pubblico ed alla mobilità mediante l’uso della bicicletta rispetto all’uso della macchina privata. Tra i fattori di disturbo il 76% ha menzionato le moto (40% molto fastidioso e 36% spesso fastidioso. Il 71% ha definito fastidiosa la presenza delle macchine (18% sempre 53% spesso).
Camera di Commercio: “Non è il momento per introdurre limitazioni”
Secondo gli ultimi dati forniti dall’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, a maggio in Alto Adige il fatturato del settore alberghiero e della ristorazione è diminuito del 71% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ancora a giugno, l’85% delle imprese nel comparto turistico segnala una domanda inferiore rispetto al livello precedente la pandemia di Coronavirus.
“Naturalmente possiamo capire che si pensi a come limitare il traffico sui passi delle Dolomiti. Tuttavia, non è il momento di introdurre restrizioni. Non appena l’economia e soprattutto il turismo della nostra regione si saranno ripresi a sufficienza, ci sarà ancora tempo per prendere provvedimenti per ridurre il traffico sui passi delle Dolomiti”, dichiarano i Presidenti delle Camere di commercio di Trento e Bolzano Giovanni Bort e Michl Ebner.