Covid, le nuove misure altoatesine: bar, ristoranti e negozi chiusi. Coprifuoco alle 20

La curva dei contagi da Covid-19 continua a salire in Alto Adige. Anche quest’oggi, lunedì 2 novembre, sono stati registrati 437 nuovi casi su 2.279 tamponi analizzati. Numeri che spaventano e che portano il nostro territorio ad entrare nella cosiddetta Fase 4, visto anche il RT ormai stabilmente superiore all’1,5. Come spiegato dall’assessore alla sanità Thomas Widmann, inoltre, l’Alto Adige al momento si trova all’interno della fascia moderata di rischio delle regioni. Certo, il sistema sanitario altoatesino regge ancora perché la capacità delle terapie intensive sono aumentate, ma ad allarmare è lo spazio disponibile negli altri reparti, che potrebbero in poco tempo riempirsi di pazienti Covid. Per questo il presidente Arno Kompatscher e la Giunta provinciale, dopo i colloqui di questa mattina (tra cui quello Stato-Regioni), sono corsi ai ripari andando a elaborare una nuova serie di misure che entreranno in vigore a partire da mercoledì 4 novembre a mezzanotte, e saranno valide fino al 22 novembre. Tre settimane come consigliato dagli esperti, 2 per vedere i cambiamenti e una per vedere i trend. L’ordinanza verrà firmata domani, martedì 3 novembre.

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Le nuove misure anti-Covid

Come sempre sarà obbligatoria la copertura di bocca e naso. Si anticipa il coprifuoco che inizierà alle ore 20 fino alle ore 5 del mattino. In questo frangente d’orario si potrà uscire solamente per motivi di salute, lavoro o straordinari, ovviamente muniti di autocertificazione. Chiusi con effetto immediato bar, ristoranti e pasticcerie, mentre sarà possibile, fino alle ore 20, acquistare cibo d’asporto. Chiusi anche tutti i negozi al di fuori delle tabaccherie, alimentari e beni di prima necessità. La domenica saranno chiusi i supermercati. Negli alberghi non potranno essere accolte nuove persone, quindi stop al flusso turistico. Chiuse poi piscine, sauna e zone relax.

Una delle priorità della Giunta è quella di lasciare aperte le scuole. Per le superiori e l’università (per le due settimane dal 9 novembre visto che in questa settimana ci sono le ferie autunnali) varrà la didattica a distanza a meno che non sia possibile altrimenti. Dall’asilo nido alle scuole medie nessun cambiamento previsto per il momento. Cambiamento invece che ci sarà per quanto riguarda la mobilità, con i mezzi pubblici che verranno depotenziati a livello di capienza del 50%, con precedenza a lavoratori e scolari. Sospeso qualsiasi evento pubblico o privato, così come lo sport di contatto e le palestre e fitness center. Saranno possibili solamente gli sport individuali all’aperto e gli allenamenti e le competizioni degli atleti che militano nei massimi campionati nazionali e internazionali. Sospese le prove teatrali e musicali. Qualsiasi tipo di riunione e conferenza va fatta in modalità online.

La raccomandazione dei vertici provinciali è sempre quella di ridurre i contatti sociale ed evitare spostamenti tra i paesi. Di fatto, non sarà un lockdown covid totale come quello primaverile, perché le attività produttive rimarranno aperte, così come i servizi socio-sanitari. “Comprendo che le misure sono drastiche, ma se non blocchiamo ora l’onda rischiamo di ritrovarci in una situazione drammatica, ma confido nel buonsenso di tutti i cittadini di prendere sul serio queste restrizioni solamente per tre settimane per riuscire ad uscirne tutti quanti insieme”, ha spiegato il presidente Kompatscher.

Alexander Ginestous

Alexander Ginestous

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