Aeroporto, il Sì di albergatori ed esercenti all'ampliamento

Lo si era già capito dalla scelta della location (che aveva portato con sé alcune polemiche) ma l’Hgv, l’associazione degli albergatori e dei pubblici esercenti di Bolzano, ha dato ieri, lunedì 18 aprile, una chiara «indicazione di voto» in vista del referendum del prossimo 12 giugno sull’allargamento o meno dell’aeroporto del capoluogo altoatesino: è cosa giusta e “s’ha da fare”. Un concetto che si è più volte sentito durante l’assemblea annuale che si è svolta appunto nell’aeroporto stesso.

«Il nostro obiettivo è quello di essere raggiungibili e aperti al mondo – ha  sostenuto Manfred Pinzger, presidente Hgv – per questo dobbiamo pensare in modo positivo e agire in modo positivo per costruire assieme il futuro dell’Alto Adige. L’aeroporto deve diventare competitivo e noi, e tutto il mondo economico, sosterremo la crescita di questa struttura».  Pinzger ha sottolineato anche quanto sta succedendo poco lontano, al Brennero, con le eventuali ricadute su turismo, motivo in più per dotarsi di un aeroporto con più voli. «La crisi dei profughi crea instabilità e il turista che vuole viaggiare lo farà soltanto verso destinazioni sicure e veloci». Anche il direttore dell’Hgv, Thomas Burger, ha ricordato – paragoni alla mano con altri scali dell’arco alpino – quanto possa essere importante avere un aeroporto con un traffico passeggeri più elevato.

Molti i “big” presenti all’assemblea. Fra loro anche il presidente della provincia, Arno Kompatscher, che ha sostenuto come il referendum non debba polarizzarsi in una sorto di scontro fra «”ricchi” favorevoli e “poveri” contrari». La parola, fra qualche settimana, passerà ai cittadini: il primo sondaggio arrivato sembra vedere i no all’ampliamento in vantaggio. La strada verso il voto, però, è ancora lunga.

 

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