Galleria del Brennero: 918 imprese coinvolte, il 30% dal Trentino Alto Adige

Al lavoro su uno dei tunnel ferroviari dell’alta velocità più lunghi del mondo. Oltre mille metri sotto le cime delle Alpi per costruire un collegamento tra l’italiana Fortezza e l’austriaca Innsbruck. Sono 918 le imprese, tra fornitori e subfornitori, che supportano il Gruppo Webuild all’interno del Consorzio Isarco, istituito per portare a termine parte dei lavori di realizzazione della Galleria di Base del Brennero. Il 97% delle aziende impegnate nel lotto “Sottoattraversamento Isarco” ha sede in Italia, e una provenienza soprattutto dal Nord del Paese (da dove vengono 717 imprese), seguito dal Centro (134) e dal Sud (43). La regione più rappresentata è anche quella maggiormente interessata dall’opera: il Trentino Alto Adige, dove ha sede circa il 30% dei fornitori, pari a 287 aziende, seguito dalla Lombardia. Oltre 90 quelle con sede legale in Veneto.

Sono questi solo alcuni dei numeri che raccontano la costruzione della Galleria di Base del Brennero, il tunnel ferroviario lungo 55 chilometri che – se considerato anche l’anello di Innsbruck che porta verso Monaco – una volta terminata sarà il tunnel ferroviario sotterraneo più lungo del mondo (64 chilometri). A questa grande opera partecipa il consorzio Isarco Scarl (guidato da Webuild e di cui fanno parte Strabag, Collini Lavori e Consorzio Integra). Insieme a Webuild, le aziende che rappresentano alcune delle più significative eccellenze italiane nel settore delle grandi opere. In tutto quasi mille aziende e oltre 1.400 persone al lavoro nei cantieri del lotto, dove tra qualche anno passeranno sia i treni merci che i convogli destinati al trasporto passeggeri.

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Caratteristica del lotto legato al fiume Isarco è proprio il sottoattraversamento del fiume: 5,8 chilometri di gallerie ferroviarie che partono da Fortezza e transitano per circa 240 metri complessivi sotto il letto dell’Isarco, in quella che è considerata la parte più complessa dell’opera. L’attraversamento sotterraneo del fiume viene portato a termine ricorrendo alla tecnica del congelamento, una tecnica molto complessa che inizia con un’attività di perforazione del terreno sotto il fiume con iniezioni di miscele chimiche e cementizie necessarie per rallentare la velocità dell’acqua. In un secondo momento, all’interno dei fori realizzati ed attrezzati con lance congelatrici in inox, viene pompato azoto liquido che, nel cambio di stato, diventa gassoso ad una temperatura di circa 196 gradi sottozero.

L’azione immediata dell’azoto è quella di congelare il terreno circostante, intorno alla lancia congelatrice in cui viene iniettato, per uno spessore di circa un metro. Il congelamento del terreno, tra la galleria in scavo e il fiume soprastante, da un lato rende lo scavo impermeabile all’acqua e dall’altro dà resistenza e stabilità al materiale intorno allo scavo stesso. Sempre nella costruzione del Tunnel di Base del Brennero, Webuild è anche impegnata nella costruzione del lotto Tulfes-Pfons, l’ultima tratta Nord, quella che conduce fino a Innsbruck passando attraverso 37 chilometri di gallerie, e del mega-lotto Mules 2-3, che prevede la realizzazione di 64 km di gallerie e l’estrazione di più di 6 milioni di metri cubi di materiale di scavo. Nell’insieme una grande opera e un passante strategico, che fa parte del progetto europeo delle reti TEN-T e mira a unire con un asse ferroviario Verona con Monaco.

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