Emissioni zero, la Provincia guarda all'Ue per compare autobus a idrogeno
Emissioni zero: l’obiettivo è quello di arrivare all’acquisto di almeno 10, se non 15, nuovi autobus a idrogeno. Per farlo la provincia di Bolzano punta sui fondi europei. Comodità, efficienza, bassissime emissioni inquinanti dal punto di vista atmosferico e del rumore. Anche l’Unione Europea punta con forza su un trasporto pubblico che ricorra sempre più a mezzi “puliti” tramite un programma di sostegno al quale partecipa la Provincia di Bolzano. “Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi strategici che ci siamo posti con il pacchetto clima 2050 – sottolinea l’assessore Florian Mussner – è fondamentale continuare a lavorare sulla riduzione delle emissioni inquinanti, a tutto vantaggio della salute e della qualità di vita dei cittadini”.
Un ulteriore passo avanti in questa direzione è arrivato oggi (26 aprile) con il via libera della Giunta provinciale alla lettera d’intenti per la partecipazione ad un bando europeo che consente di accedere a fondi in grado di co-finanziare l’acquisto di 10-15 nuovi autobus a idrogeno, e con la previsione di inserire a bilancio una somma pari a 8,5 milioni di euro per completare nei prossimi anni l’operazione.
Secondo le stime del programma europeoHorizon 2020, nel corso dei prossimi anni dovrebbero entrare in funzione su tutto il territorio europeo circa 500 mezzi a idrogeno, e sono 30 le aziende e istituzioni che partecipano all’iniziativa. L’Alto Adige, da questo punto di vista, ricopre un ruolo di assoluta avanguardia, dato che da fine 2013 sono già operativi sui percorsi urbani di Bolzano cinque autobus alimentati ad idrogeno acquistati con un co-finanziamento europeo tramite il programma CHIC.
“Per garantire il corretto funzionamento di tutta l’operazione – aggiunge Mussner – dobbiamo ovviamente garantire la presenza di una rete più capillare di stazioni di rifornimento, e in quest’ottica si inquadrano gli interventi già programmati a Bolzano e Brunico. Da un recente sondaggio abbiamo appreso che passeggeri e guidatori dei mezzi a idrogeno sono molto soddisfatti del loro funzionamento, e abbiamo incaricato l’Agenzia della mobilità di svolgere assieme a SASA e IIT una dettagliata analisi costi-benefici su autobus a idrogeno ed elettrici e capire quale delle due soluzioni si adatta al meglio alle singole esigenze locali. Nel frattempo riteniamo sensato testare entrambe le tecnologie con dei progetti pilota”