Docenti, 20 milioni di euro per il primo contratto stralcio. Il sindacato: «È solo un primo passo»
La Giunta provinciale mette a disposizione del personale docente delle scuole statali circa 12,5 milioni di euro per l’anno 2021 con il primo contratto stralcio riferito al contratto collettivo provinciale. La bozza di questo contratto stralcio è stata siglata dalla delegazione pubblica e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali questa mattina in Provincia, a palazzo Widmann a Bolzano. I mezzi finanziari dovrebbero coprire retroattivamente l’inflazione anche per gli anni 2021 e 2020, dove il tasso inflattivo viene commisurato allo 0,7 %. Inoltre, il contratto prevede un incremento del contributo del datore di lavoro nel fondo sanitario SaniPro. Per gli anni successivi, 2022 e 2023, la Provincia stanzia ulteriori 4,5 milioni di euro all’anno.
Con la firma del contratto viene creato il presupposto per poter liquidare anche retroattivamente la prevista compensazione dell’inflazione al personale insegnante già nel prossimo mese di marzo, ha fatto presente Stephan Tschigg, direttore della Ripartizione Amministrazione, istruzione e formazione. La bozza contrattuale, dopo la sigla odierna, sarà approvata dal Nucleo di valutazione e quindi sottoposto alla Giunta provinciale per la sottoscrizione definitiva.
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Sindacato scuola Cgil/Agb: “Accordo stralcio docenti è un primo passo”
L’accordo prevede un aumento dell’indennità provinciale di 292 euro lordi annui (29,2 lordi mensili, luglio e agosto esclusi) dal 1° gennaio 2019 e l’aumento della contribuzione provinciale annua al fondo sanitario integrativo di 14,92 euro dal 1° gennaio 2021. La Federazione dei lavoratori della conoscenza, che associa i docenti della scuola a carattere statale, sottolinea che resta ancora aperta la partita dell’adeguamento alle retribuzioni provinciali. Sono necessari stanziamenti decisamente più significativi (50 milioni nel 2021). La categoria ricorda che nel triennio 2019-21 i dipendenti provinciali hanno ottenuto aumenti complessivi di circa 3.000 euro lordi annui, dieci volte tanto.
Il contratto stralcio consente tuttavia di non perdere i fondi stanziati, di non lasciare gli insegnanti con lo stipendio nominale del 2018 e dovrebbe garantire circa 640 euro di arretrati nella busta paga di marzo. Per la sottoscrizione definitiva si attendono una delibera della Giunta provinciale, il parere del Ministero dell’Istruzione e i pronunciamenti degli organismi direttivi dei sindacati.
Il sindacato scuola evidenzia infine che rimane irrisolta anche la questione delle spese affrontate dai docenti per la didattica a distanza. Per gli insegnanti altoatesini, a differenza dei colleghi del resto d’Italia, non sono stati ancora messi a disposizione i 500 euro annui della “Carta docente” e il contratto siglato di comune accordo, a questo fine, il 13 novembre 2020 è stato successivamente disconosciuto dalla parte pubblica.