Il Trentino-Alto Adige? Non è terra per turisti stranieri
Il Trentino – Alto Adige Regione italiana più in crisi di popolarità fra i turisti stranieri. Per una volta a far rumore è una classifica negativa, che di primo acchito lascia tutti un po’ perplessi. Com’è anche abbastanza naturale per una terra di confine, i turisti che vengono di là della frontiera sono numericamente tanti. Ma la classifica del Dmi, Destination Management Insighters, basata sui dati della Banca d’Italia, dice una cosa diversa: fa il conto sulla percentuale di turisti stranieri che visitano ogni Regione. Per capirci: su 100 stranieri che vengono in Italia, la ricerca ci dice 60 si dividono fra Veneto, Lombardia, Lazio, e Toscana. Si può capire: mete come Venezia, Milano, Roma, Firenze, solo per fare alcuni nomi, sono da sempre attrattive per i turisti stranieri.
Ma la sorpresa sta nel lungo periodo: la ricerca mette a confronto i dati del 1997 con quelli del 2015. E il calo più drastico è quello del Trentino – Alto Adige, da 13,9% a 5,2%. Se una volta su 100 turisti stranieri quasi 14 venivano fra i monti trentini o altoatesini, ora si arriva a poco più di 5. Così la Regione si è guadagnata la palma di quella con la maggiore crisi di popolarità fra gli stranieri.
Un dato che inquieta, anche perché gli stranieri sono spesso fra i turisti con più disponibilità economica. Quelli che fanno girare l’economia, come si dice con una frase fatta e un po’ vera. Sarebbe ora di invertire la tendenza: il Trentino – Alto Adige deve recuperare
Dmi ha come obiettivo rendere accessibili dati e analisi spesso nascosti in articoli e rapporti di ricerche, interessanti, ma troppo lunghi, voluminosi o in lingua straniera. Aspira a rendere più informate le decisioni di chi ogni giorno si impegna a rendere le destinazioni turistiche italiane più attraenti e competitive. Desideria che i dati contribuiscano ad animare la discussione di professionisti, ricercatori e osservatori impegnati sui temi delle politiche pubbliche per il turismo.