Edilizia altoatesina, aumenta la fiducia. Tre imprese su quattro soddisfatte
Negli ultimi mesi il clima di fiducia nell’ edilizia altoatesina è migliorato. Lo rileva l’edizione primaverile del barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Oltre tre quarti delle imprese indicano di aver conseguito una redditività soddisfacente nel 2015 e l’84 percento si attende una redditività positiva nel 2016. Il settore delle costruzioni è finalmente in fase di ripresa dopo la lunga crisi. Dall’autunno 2014 si delinea un incremento delle concessioni edilizie, almeno per quanto riguarda gli immobili a destinazione residenziale. Nel primo semestre 2015 le concessioni ritirate sono aumentate, in termini di cubatura, del 6,3 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La ripresa è tuttavia lenta: nel 2015 si è registrato ancora un leggero calo del numero di imprese (-0,5 percento rispetto al 2014) e di dipendenti (-1,0 percento).
Negli ultimi due anni il clima di fiducia nel settore delle costruzioni altoatesino è comunque migliorato. L’indice aveva toccato il minimo storico nel 2013, quando solo il 42 percento delle imprese era soddisfatto dei redditi conseguiti. Oggi il 77 percento giudica positivamente la redditività realizzata nel 2015 e l’84 percento ha aspettative positive per il 2016. Gli operatori prevedono un leggero rialzo dei prezzi di vendita e anche fattori come la puntualità dei clienti nei pagamenti e l’accesso al credito vengono valutati più positivamente rispetto agli ultimi anni. Per quanto riguarda le singole branche di attività, si registra un netto miglioramento delle aspettative nel settore della costruzione di edifici, mentre nel comparto delle infrastrutture il clima di fiducia resta modesto.
Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, sottolinea la grande importanza economica di questo settore: “Bisogna avere il coraggio di effettuare investimenti, ad esempio per migliorare le infrastrutture di trasporto o la rete a banda larga. In questo modo si sostiene la competitività dell’Alto Adige come localizzazione economica, creando allo stesso tempo reddito e occupazione nel comparto delle costruzioni”.
“Occorrono una corretta contabilità dei costi – spiega Markus Bernard, Presidente gruppo provinciale edilizia di lvh.apa Confartigianato -Imprese adeguate motivazioni e giusti investimenti. Gli artigiani edili vogliono lasciare la crisi alle spalle, ma la politica deve creare le condizioni affinché ciò sia possibile. Molti titolari di impresa sono oppressi dalla burocrazia e dalla responsabilità come datori di lavoro. Vivono con il timore di stare con un piede in galera. Gli imprenditori hanno bisogno di fiducia e stima per il loro lavoro.”
“I dati confermano che il settore si sta riprendendo – ricorda Claudio Corrarati, Presidente CNA-SHV – anche grazie agli incentivi statali e al bonus fiscale anticipato della Provincia per le ristrutturazioni degli immobili privati. Occorre fare in modo che queste misure diventino strutturali, affinché le aziende possano programmare l’attività. Rimane, comunque, un comparto eccessivamente burocratizzato: troppe pratiche per appalti, cantieri e sicurezza.”
“Misure come il bonus fiscale per le ristrutturazioni hanno avuto effetti positivi – afferma Markus Kofler, Presidente del Collegio dei Costruttori Edili- Per rilanciare anche il settore delle opere civili sono particolarmente importanti gli investimenti strategici per migliorare la raggiungibilità. In generale, il settore delle costruzioni ha bisogno di ritrovare fiducia. Occorre inserire norme favorevoli a chi fa impresa nelle linee guida della nuova legge sugli appalti e nella nuova legge urbanistica.”