«Dolomeyes», la campagna per un turismo sostenibile sulle Dolomiti
Al via la campagna di comunicazione “Dolomeyes: paura a prima vista!” voluta da Fondazione Dolomiti UNESCO per sensibilizzare i visitatori sull’uso consapevole dell’acqua nei rifugi di alta quota e sulla frequentazione consapevole della montagna. La campagna nasce da un’azione partecipata assieme ai gestori di 66 rifugi (22 dei quali situati in territorio altoatesino) e alle associazioni alpinistiche della regione dolomitica. L’iniziativa nasce dalla considerazione che il turismo d’alta montagna non è uguale al turismo delle altre località in quanto necessita di maggiore attenzione, accortezza e soprattutto di rispetto per l’ambiente circostante. ”Il nostro paesaggio montano, specialmente quello della zona del patrimonio mondiale UNESCO, è un habitat sensibile che va vissuto in modo attento e responsabile nella consapevolezza del suo particolare valore”, sottolinea l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer.
La montagna diventa sempre più accessibile e il turismo sempre più internazionale, così i rifugi si trovano spesso ad accogliere visitatori che ancora non sono educati ai limiti e alle caratteristiche della vita in alta quota. Troppo di sovente, infatti, gli escursionisti si aspettano di trovare nel rifugio le comodità di un hotel, senza considerare le difficoltà e i costi legati alla gestione e all’approvvigionamento delle risorse, in particolare quella idrica. Lo scopo di “Dolomeyes: paura a prima vista!” è quindi quello di innescare un cambiamento culturale e una presa di coscienza da parte di chi frequenta la montagna. A tal proposito, lo slogan scelto per la campagna è “Paura a prima vista” in sostituzione all’ “amore a prima vista” a cui sono soggetti i visitatori di questi luoghi naturali. L’obiettivo è così quello di richiamare la paura originata dai comportamenti poco rispettosi verso l’ambiente montano che possono rovinare il delicato ecosistema delle Dolomiti.
Il messaggio della campagna verrà veicolato per mezzo di un linguaggio diretto, semplice e spensierato, utilizzando lo stile tipico della commedia horror e dei film d’avventura per ragazzi grazie ad un video promo della durata di 90 minuti, oltre ad altre iniziative digitali e fisiche. Vero protagonista della campagna è il mostro “Dolomeyes” (gli occhi delle Dolomiti), il quale rappresenta il leggendario uomo selvatico “Salvan”: figura presente da tempi immemorabili nell’immaginario delle popolazioni alpine che segna il confine simbolico fra lo spazio selvatico e quello addomesticato, fra natura e uomo. Sara proprio “Dolomeyes” a mettere in evidenza quei comportamenti “spaventosi” da evitare in montagna in un paradossale rovesciamento dei ruoli in cui l’uomo (ovvero il visitatore maleducato) diventa il vero mostro, mentre il protagonista si fa custode della montagna e delle sue risorse.