Laghi Alto Adige, buona la qualità dell'acqua
Buona la qualità dell’acqua negli otto laghi balneabili altoatesini, è questo il risultato emerso in seguito alle analisi condotte dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima. Turisti e residenti in cerca di refrigerio nei giorni più caldi dell’estate potranno quindi fare tranquillamente il bagno nel lago grande e piccolo di Monticolo, nel lago di Caldaro, nel lago di Fiè, nel lago di Costalovara, nel lago di Tret e nel lago di Favogna. Nel lago di Varna invece permane ancora il divieto di balneazione per motivi di sicurezza a causa della rimozione di materiale bellico.
L’attività di monitoraggio e sorveglianza dei laghi altoatesini si svolge ogni anno a partire da aprile e fino alla fine di settembre. Ogni 3-4 settimane vengono prelevati dei campioni d’acqua in punti prestabiliti all’interno dei laghi e vengono successivamente analizzati in un laboratorio biologico. I risultati delle analisi vengono poi pubblicate anche online in modo da essere liberamente consultabili da tutti i cittadini. “Nell’acqua prelevata ricerchiamo i batteri che ci indicano un’eventuale contaminazione di origine fecale; inoltre contiamo e identifichiamo i cianobatteri che in situazioni particolari potrebbero produrre tossine pericolose sia per l’uomo che per gli animali. Anche quest’anno il monitoraggio eseguito fino ad oggi ha dimostrato una contaminazione fecale estremamente bassa in tutti i nostri laghi balneabili” spiega Alberta Stenico direttrice del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima.
Oltre al monitoraggio delle acque, l’agenzia provinciale esegue lavori di ordinaria manutenzione nei laghi per evitare che acque non depurate o comunque contaminate vengano convogliate negli specchi d’acqua. Inoltre, al fine di mantenere una buona qualità ecologica del lago ed anche un’ottima qualità balneabile vengono effettuati dei risanamenti, come ad esempio, il controllo della flora lacustre per mantenere l’equilibrio ecologico del lago. Nonostante il periodico monitoraggio e la frequente manutenzione, è il singolo bagnante a dover contribuire per il mantenimento della qualità delle acque lacustri “rispettando le zone di tutela in cui è vietato accedere ed evitando di gettare nelle acque del lago qualsiasi rifiuto“, fa presente l’assessore provinciale competente Giuliano Vettorato.