Artigianato locale, boom nonostante la crisi: 143 nuove ditte in 5 mesi
L’artigianato altoatesino sembra sfuggire alla morsa della crisi economica da pandemia, questo è ciò che emerge dal rapporto periodico sull’economia locale a cura dell’Istituto di Ricerca economica della Camera di Commercio di Bolzano. In particolare, a rinnovare la fiducia è il dato che vede in crescita le imprese artigiane da 13.994 a 14.137 unità nel periodo che va da dicembre 2020 a maggio 2021. La crescita maggiore si ha nel comparto edile: tra le nuove imprese risultano 15 muratori, 7 aziende di movimento terra, 3 elettrotecnici, 19 pittori e ben 40 ditte di altri settori delle costruzioni. Crescono anche i mestieri legati ai servizi (+8), gli estetisti (+13), la manifattura (+11) e i sarti (+11), mentre si attestano in calo i falegnami.
A tal proposito, CNA-SHV ha evidenziato come il settore artigiano possa portare un grande valore aggiunto all’economia locale se opportunamente supportato dal mondo politico e della formazione. “Il quadro complessivo dal rapporto mensile Ire di giugno dimostra che la pandemia sta valorizzando i mestieri del saper fare, frutto di elevata competenza e conoscenza anche tecnologica. L’artigianato, fatto di micro e piccole imprese, si sta confermando una concreta opportunità di lavoro autonomo e dipendente anche durante la peggior crisi economica dal periodo bellico ad oggi. Ogni azienda neonata in poco tempo riesce a dotarsi di collaboratori, pochi ma buoni, con cui il datore di lavoro intreccia un rapporto molto forte tanto che, quando si va in una bottega, si fatica a distinguere il titolare dal dipendente, visto che entrambi lavorano in sintonia. Questi dati debbono far riflettere la politica e il mondo della formazione affinché le scuole siano sempre più in linea con le necessità occupazionali dell’artigianato, affinché i giovani vedano questo tipo di impresa come un concreto investimento personale e professionale, affinché le Istituzioni, anche quelle bancarie, creino le condizioni migliori per far nascere e consolidare le imprese artigiane in Alto Adige”, spiega Claudio Corrarati presidente di CNA-SHV.
Sui mestieri in calo, come i falegnami, si fa necessario un aggiornamento delle competenze in chiave edilizia sostenibile per poter includere anche questa classe di professionisti nella crescita dell’edilizia artigianale: “Il boom dell’edilizia artigianale dovrebbe coinvolgere anche i falegnami che, opportunamente aggiornati, darebbero un contributo sostanziale all’edilizia green attraverso i manufatti in legno. Più in generale, la crescita dell’edilizia richiede il massimo sostegno possibile a strumenti come il Superbonus 110% che, oltre a dare lavoro alle nostre imprese, agevolerebbe la transizione ecologia delle costruzioni verso un modello di piena sostenibilità”, sottolinea Corrarati.