Un nuovo gruppo bancario a Nordest: opa di Sparkasse per CiviBank
La Cassa di Risparmio di Bolzano ha reso noto di aver assunto la decisione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Banca di Cividale S.p.A. – Società Benefit, con sede a Cividale del Friuli di cui l’istituto di credito altoatesino è già azionista con una quota del 17,09%. Il consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Bolzano, presieduto da Gerhard Brandstatter, ha deliberato all’unanimità di procedere a richiedere l’autorizzazione per l’assunzione di una partecipazione di controllo in Banca di Cividale Spa e lanciare un’offerta pubblica di acquisto totalitaria per contanti sulla totalità delle azioni CiviBank e dei warrant detenuti da coloro che erano azionisti di CiviBank prima dell’ultimo aumento di capitale.
Il prezzo di offerta è di 6,50 euro per azione e di 0,1575 euro per ciascun warrant. Il prezzo per azione offerto incorpora un premio del 22,64% rispetto alle quotazioni del periodo decorrente dal 15 ottobre 2021 al 3 dicembre 2021 su Hi-Mtf e del 21,02% rispetto alla media dei prezzi degli ultimi 12 mesi su Hi-Mtf. Nascerà un nuovo gruppo bancario formato dalle due banche che resteranno entità giuridiche distinte e con sede in una delle regioni del nord est: il nuovo gruppo, in termini di quote di mercato nel territorio di riferimento, si posizionerà immediatamente dopo i 4 principali gruppi bancari nazionali. Il nuovo gruppo potrà contare su un totale di bilancio a livello consolidato superiore a 16 miliardi di euro e un totale di masse amministrate pari a 26 miliardi di euro.
Al 30 giugno 2021 Sparkasse e Civibank hanno rispettivamente 1271 e 583 dipendenti mentre il numero di filiali è rispettivamente di 107 e 64. La banca di Bolzano stando alla semestrale, in cui ha realizzato utili per 42 milioni, ha attivi per 11,1 miliardi, crediti per 6,5 miliardi e una raccolta totale di 11,8 miliardi. Civibank conta attivi per 5,4 miliardi, crediti per 3,4 miliardi e un raccolta totale di 4,5 miliardi. Secondo quanto stimato dal cda, l’operazione di acquisizione porterà beneficio anche agli azionisti di Sparkasse, grazie alle importanti sinergie di costo (allo stato stimabili in circa 15 milioni ante imposte a regime), derivanti da economie di scala, nonché possibili ulteriori benefici sui costi e sui ricavi conseguenti a uniformazioni dell’offerta commerciale, degli accordi commerciali e di partnership e dal miglioramento dei modelli di servizio. «A seguito del completamento dell’offerta, Sparkasse stima di generare una significativa creazione di valore nel medio e nel lungo termine» si legge nella nota. L’obiettivo dell’offerta pubblica di acquisto è quello di «creare le premesse per rafforzare il possibile sviluppo di sinergie industriali fra le due banche mantenendo intatti l’identità, l’autonomia societaria ed il marchio di CiviBank in modo da preservare il valore costruito negli anni con il proprio territorio di riferimento».
L’operazione consentirà inoltre a CiviBank «di contare su un socio di riferimento in grado di assicurare stabilità, possibilità di crescita e di mantenimento del proprio ruolo di banca a forte sensibilità territoriale nelle zone geografiche di riferimento». Nello stesso tempo, spiega la nota, «l’eventuale permanenza nel capitale di soggetti interessati a partecipare ai piani di sviluppo di CiviBank viene valutato positivamente da Sparkasse» nell’ottica di avere anche una potenziale rappresentatività dei soci di minoranza.