Green pass rafforzato, mascherine, e tamponi raccomandati al lavoro: le nuove misure in Alto Adige
Green Pass rafforzato e mascherine FFP2 sono i nuovi pilastri delle misure anti-Covid anche in Alto Adige. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, con la prima ordinanza dell’anno, firmata il 5 gennaio, ha infatti recepito i decreti governativi introducendo alcune misure, in forma di raccomandazione, anche per quanto riguarda l’uso delle mascherine nelle abitazioni private e la somministrazione di tamponi nei luoghi di lavoro.
Green Pass rafforzato, le raccomandazioni
La nuova ordinanza in vigore dal 10 gennaio raccomanda in particolare «di utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche nelle abitazioni private, in presenza di ospiti. Prima di prendere parte a ritrovi con più persone non conviventi, è vivamente consigliato di sottoporsi a un test per il rilevamento del Sars-CoV-2». Per evitare la diffusione di casi sui luoghi di lavoro, si raccomanda inoltre ai datori di lavoro «di invitare i lavoratori e le lavoratrici a sottoporsi a un test qualora sul luogo di lavoro si riscontrino casi di positività».
Green Pass rafforzato, cosa cambia in Alto Adige
Il Green Pass rafforzato viene richiesto come prerequisito per l’accesso alle seguenti strutture e attività:
- servizi di ristorazione sia al chiuso che all’aperto, sia al tavolo che al banco;
- alberghi e strutture ricettive e alle strutture annesse (piscine anche all’aperto, centri benessere e termali anche all’aperto, palestre e centri fitness per gli sport di squadra e di contatto anche all’aperto);
- spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e altri luoghi accessibili al pubblico, anche all’aperto (in questo caso con obbligo di mascherina FFP2 per spettatori e lavoratori);
- sagre, fiere, convegni e congressi; attività di musei, mostre e altri istituti e luoghi della cultura (nelle biblioteche per il mero prestito di libri, quindi se non ci si ferma dentro, non è necessario il green pass), centri culturali, sociali e ricreativi, centri giovanili, centri e agenzie per la formazione permanente sia al chiuso che all’aperto;
- feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
- attività di sale giochi, sale scommesse bingo e casinò;
- parchi tematici e di divertimento;
- piscine, centri natatori, centri sportivi e centri fitness anche all’interno di strutture ricettive;
- partecipazione da parte del pubblico a competizioni ed eventi sportivi di interesse nazionale e internazionale (in questo caso con obbligo di mascherina FFP2 per gli spettatori);
- accesso alle strutture residenziali, socioassistenziali, sociosanitarie e hospice (in questo caso con booster, oppure con tampone aggiuntivo;
- anche per entrare in tutti gli ospedali e le strutture sanitarie è obbligatorio per tutti (anche per i visitatori) indossare una FFP2.
Dove basta la certificazione verde semplice in Alto Adige
La certificazione verde semplice (ottenibile anche con un test negativo oltre che con la vaccinazione e la guarigione) basterà nelle seguenti attività in Alto Adige:
- la partecipazione a corsi di formazione privati in presenza;
- le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni;
- gli esami di bi- e trilinguismo;
- la prestazione di servizio da parte del personale impiegato nello svolgimento di spettacoli pubblici, teatrali, concerti (analogamente a quanto accade in tutti gli altri posti di lavoro);
- prove di cori e bande in ambienti chiusi;
- attività addestrative e corsi di formazione dei vigili del fuoco volontari, collaboratrici e collaboratori.
Mascherine FFP2 sui mezzi pubblici
Per il resto l’ordinanza ribadisce le norme già in vigore sul territorio provinciale e nazionale:
- l’obbligo di mascherina all’aperto a partire dai 6 anni;
- a partire dai 12 anni l’obbligo di mascherina FFP2 per usufruire di attività inerenti ai servizi alla persona e a bordo dei mezzi pubblici urbani ed extraurbani;
- la capienza all’80% per questi ultimi e per gli impianti di risalita in cabina chiusa, dove – come da normativa nazionale – si richiede il Green Pass rafforzato come sui mezzi del trasporto pubblico urbano ed extraurbano.
Vaccinati: autosorveglianza al posto della quarantena
Il decreto recepito dalla Provincia autonoma di Bolzano prevede che la quarantena non si applichi a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.
Fino al decimo giorno dall’ultima esposizione al caso, ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare disposizioni di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sinotmatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso.
La cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza sopra descritta consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare – anche effettuato presso centri privati ma in questo caso trasmesso con modalità anche elettroniche all’Azienda Sanitaria – dal quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso.
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