Controversie sul lavoro dimezzate negli ultimi dieci anni in Alto Adige
Come altri settori della società, anche il mondo del lavoro non è privo di situazioni conflittuali. Uno strumento importante per affrontare le controversie tra dipendenti e datori di lavoro è la conciliazione, che viene offerta dal Servizio lavoro della Ripartizione lavoro. Ma le cifre del primo report “Mercato del lavoro News” del 2022 parlano da sé: 10 anni fa, più di 1.000 controversie di lavoro sono state portate ogni anno davanti alla commissione di conciliazione del Servizio lavoro della Ripartizione Lavoro, mentre la cifra per il 2021 è poco meno di 500 casi. Nel 97% dei casi, le parti in conflitto sono riuscite a raggiungere un accordo.
Conciliazione per una maggiore certezza del diritto
“Che si tratti di rapporti di lavoro ancora pendenti o già conclusi, gli argomenti che possono interessare la conciliazione sono di varia natura come per esempio: disaccordi sulla regolamentazione dell’orario di lavoro, sui permessi e sulle ferie, sull’inquadramento, sui premi, sul mancato versamento dello stipendio, sul risarcimento del danno in caso di infortunio sul posto di lavoro, sulle misure disciplinari e per quanto riguarda l‘impugnazione ai licenziamenti” riferisce Georg Ambach, il responsabile di questo settore del Servizio lavoro. “Lo scopo della conciliazione è quello di definire i conflitti tra le parti in via stragiudiziale e bonaria. In questo modo contribuiamo alla certezza del diritto e alla pace sociale nel mondo del lavoro. Allo stesso tempo, alleggeriamo il carico dei tribunali del lavoro”.
Controversie individuali e lavoro
Oltre alle conciliazioni della commissione di conciliazione istituita al Servizio lavoro, una media di 545 cosiddetti “accordi di conciliazione redatti in sede sindacale” sono stati depositati e registrati all’anno dal 2012 al 2021 – si tratta di conciliazioni di controversie individuali di lavoro a livello sindacale. Gli importi pagati in relazione agli accordi dal 2012 sono in media 6,5 milioni di euro all’anno. Rispetto al calo delle controversie di lavoro portate davanti alla commissione di conciliazione Ambach nomina due ragioni: “Un cambiamento nella legge in materia di impugnazione dei licenziamenti è responsabile dell’alto numero di controversie nel 2012. Ciò che è interessante per me è il successivo declino. Ho notato che nonostante la divergenza d‘ interessi, c’è un forte sforzo per evitare i conflitti – secondo il motto “meglio conciliare che giudicare””.
Achammer: “Servizio importante per le esigenze del mercato”
“Questo servizio della Ripartizione provinciale offre un contributo decisivo per le diverse esigenze del mercato del lavoro altoatesino” dice l’assessore Philipp Achammer. “Grazie a informazioni più dettagliate e al consiglio dei lavoratori così come della parte datoriale in futuro si potranno evitare sempre più controversie. I miei sforzi per rafforzare la Ripartizione lavoro vanno visti anche in questa prospettiva” conclude. Perché secondo una gestione strutturata del mercato del lavoro è un vantaggio per tutte le parti coinvolte, si dice convinto l’assessore.