Italia, dopo 90 anni calano i residenti. Crescono solo in Trentino e Alto Adige
Calano drasticamente i residenti in Italia, -130mila nel 2015, ma le province di Trento e Bolzano vanno in controtendenza (uniche in Italia assieme alla Lombardia). Questa è l’Italia fotografata dai dati dell’Istat. Il Trentino – Alto Adige si conferma così una regione attrattiva. In provincia di Bolzano, a fine 2015, i residenti sono 518.518, ovvero 2.373 in più rispetto l’anno precedente. In Trentino si tocca quota 537.416, 807 residenti in più. C’è però una differenza fra le due realtà: in Alto Adige sono positivi sia il saldo naturale (ovvero la differenza fra nascite e decessi), sia quello dovuto alle persone che arrivano da altre Regioni d’Italia o dall’Estero, mentre in Trentino il saldo naturale è negativo.
Il quadro nazionale
Al 31 dicembre 2015 risiedono in Italia 60.665.551 persone, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera (8,3% dei residenti a livello nazionale, 10,6% al Centro-nord). Nel corso del 2015 il numero dei residenti ha registrato una diminuzione consistente per la prima volta negli ultimi novanta anni: il saldo complessivo è negativo per 130.061 unità. Il calo riguarda esclusivamente la popolazione di cittadinanza italiana – 141.777 residenti in meno – mentre la popolazione straniera aumenta di 11.716 unità. Il movimento naturale della popolazione ha fatto registrare un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 162 mila unità. Il saldo naturale è positivo per i cittadini stranieri (quasi 66 mila unità), mentre per i residenti italiani il deficit è molto più ampio e pari a 227.390 unità. Continua la diminuzione delle nascite in atto dal 2008. Nel 2015 i nati sono meno di mezzo milione (-17 mila sul 2014) di cui circa 72 mila stranieri (14,8% del totale).
I decessi sono stati oltre 647 mila, quasi 50 mila in più rispetto al 2014. Si tratta di un incremento sostenuto, da attribuire a fattori sia strutturali sia congiunturali. L’eccesso di mortalità ha riguardato i primi mesi dell’anno e soprattutto il mese di luglio, quando si sono registrate temperature particolarmente elevate per un periodo di tempo prolungato. Il movimento migratorio con l’estero mostra un saldo positivo di circa 133 mila unità, seppure in flessione rispetto agli anni precedenti.