Raiffeisen, 58,5 milioni di euro di utile nel 2015
Un anno difficile e impegnativo sotto molto punti di vita per le casse Raiffeisen. Ma il 2015 si è chiuso, per le 47 casse che formano il gruppo, con un utile di 58,5 milioni di euro. Il 10 giugno, la Federazione Cooperative Raiffeisen dell’Alto Adige ha tenuto presso la Raiffeisenhaus bolzanina l’annuale assemblea generale. “L’esercizio passato ha messo a dura prova la Federazione Raiffeisen, motivo per cui non possiamo guardare al 2015 con la massima soddisfazione”, ha affermato il presidente Herbert Von Leon. La Federazione Raiffeisen ha dovuto affrontare, in primo luogo, tre grosse sfide:
- la garanzia di un gruppo bancario autonomo nell’ambito della riforma del credito cooperativo italiano,
- la (involontaria) partecipazione agli interventi di risanamento delle banche italiane in crisi,
- la procedura dell’Autorità antitrust con la comminazione di sanzioni pecuniarie.
“Sono state soprattutto la riforma bancaria e la procedura antitrust a richiedere al management della Federazione ampie capacità negoziali e nervi saldi”, ha aggiunto il direttore generale Paul Gasser che, nella sua relazione, ha ricordato il processo di cambiamento innescato dalla digitalizzazione, le cui conseguenze sarebbero paragonabili a quelle della rivoluzione industriale. Anche tra le cooperative e, soprattutto nel settore bancario, si percepirebbe il processo di cambiamento strutturale in atto. Per le Casse Raiffeisen, le condizioni generali sono completamente mutate, in primo luogo, a causa della persistente politica di tassi bassi. Gasser ha parlato di una dimensione nuova della strategia commerciale. “L’assenza di alternative con rendimenti allettanti nell’attività tradizionale spinge a nuovi modelli d’impresa e a interventi strutturali”.
In relazione alla riforma del credito cooperativo italiano, si è riusciti a sancire per legge la costituzione di un gruppo autonomo per le Casse Raiffeisen. Ora è il tempo di dare vita al nuovo gruppo bancario. “Il nuovo orientamento strategico deve puntare alla preservazione dei fattori che hanno determinato il successo delle Casse Raiffeisen fino ad oggi, ovvero la vicinanza al mercato e ai clienti nonché il radicamento locale, consolidando la stabilità dell’intera Organizzazione Monetaria Raiffeisen in un’ottica futura”, ha commentato Von Leon. „La strada non é stata semplice, per ottenere l’autonomia delle Casse Raiffeisen”, ha affermato l’onorevole Renate Gebhard. Oltre alla situazione particolare delle regioni a statuto speciale, questo voto finale é dovuto sopratutto alla bonità e alla buona gestione delle Casse Raiffeisen. Per il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini la attuale riforma delle banche di credito cooperativo é un risultato valido dopo le lunghe trattative con il governo di Renzi. Von Leon ha definito ingiustificato il procedimento dell’Autorità antitrust nei confronti di Raiffeisen, accennando al ricorso presentato. Come noto, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva contestato alla Federazione Cooperative, alla Cassa Centrale e a 13 Casse Raiffeisen uno scambio d’informazioni non conforme alle norme antitrust, comminando sanzioni amministrative per un totale di 26,3 milioni di euro. Queste ammende non sono state solo fonte d’incertezza tra il pubblico e internamente, ma anche la causa per cui, per la prima volta dal 1983, la Federazione ha chiuso il proprio bilancio in rosso, registrando una perdita di 1,85 milioni.
Gettando lo sguardo all’esercizio passato e all’andamento delle cooperative Raiffeisen, il presidente Von Leon ha ribadito che, nonostante il difficile quadro d’insieme, anche nel 2015 sono riuscite ad affermarsi con risultati complessivamente soddisfacenti. L’inalterata potenza economica dell’Organizzazione Raiffeisen si manifesta, tra l’altro, nella creazione di valore aggiunto lordo per 1,3 miliardi di euro, pari al 10% del totale generato in Alto Adige. Tuttavia, per le Casse Raiffeisen, il 2015 è stato un esercizio difficile, che ha comportato la partecipazione al risanamento di alcune banche italiane in crisi e al fondo di garanzia dei depositi UE per quasi 27 milioni di euro, cui si sono aggiunte le sanzioni dell’Antitrust. Ciò nonostante, le 47 Casse Raiffeisen insieme alla Cassa Centrale hanno totalizzato utili per 58,5 milioni di euro, rispetto alle banche cooperative italiane che, complessivamente, hanno chiuso l’anno con una perdita di 108 milioni.
Nell’esercizio in esame, anche le cooperative agricole hanno dovuto affrontare condizioni di mercato difficili: se nel settore ortofrutticolo ciò ha comportato prezzi di liquidazione in ulteriore flessione, le cantine vinicole e le cooperative lattiere hanno aumentato i prezzi pagati ai soci. Nello specifico, ai produttori di latte sono stati liquidati per ogni chilo di latte 51 eurocent, IVA esclusa, ma attualmente si guarda con preoccupazione al futuro, a causa della crisi che sta colpendo il settore. “L’abolizione delle quote latte e la forte pressione competitiva sui mercati europei richiedono un’elevata professionalità e riforme strutturali”, ha aggiunto Gasser. Nel corso del suo intervento all’assemblea, il direttore generale Paul Gasser ha posto l’accento sul significato della società cooperativa quale forma imprenditoriale in un’epoca di cambiamenti radicali, ricordando in particolare il potenziale delle cooperative sociali quando saranno chiamate a contribuire al mantenimento delle prestazioni dello stato sociale, nel settore sanitario e in quello assistenziale, alla creazione di infrastrutture e forme abitative a misura di anziani, così come all’erogazione di servizi municipali. “In quest’ambito, la Federazione Raiffeisen dovrà promuovere e supportare iniziative per la preservazione di un adeguato tenore di vita e di un equilibrio sociale”, ha commentato Gasser.