Agricoltura, l'Alto Adige sceglie la via della sostenibilità: il piano
L’Assessore provinciale Arnold Schuler, insieme all’Associazione degli agricoltori altoatesini, ha presentato il piano strategico per l’agricoltura altoatesina, redatto attraverso il coinvolgimento di contadine, contadini, ricercatrici e ricercatori dell’Eurac e del Centro di Sperimentazione Laimburg, docenti, esperte ed esperti della Libera Università di Bolzano, e con la Giunta provinciale.
“Le condizioni ambientali che costituiscono un fattore determinante per il nostro lavoro sono soggette a cambiamenti incisivi e di origine antropica – sostiene Schuler –. Se vogliamo preservare le nostre aziende agricole familiari e l’agricoltura così come le conosciamo, dobbiamo saper affrontare queste trasformazioni. Lo scopo di questo piano strategico è quello di agire consapevolmente, ponendoci obiettivi concreti, con una precisa visione per il futuro, non dimenticandoci di coinvolgere e valorizzare il nostro punto di forza, ovvero le piccole aziende agricole a gestione familiare. La strategia che presentiamo è stata messa a punto nel corso di numerosi incontri e colloqui con i coltivatori, le coltivatrici e i loro rappresentanti di categoria, per il futuro del nostro territorio, delle nostre aziende e anche delle prossime generazioni.”
Questa strategia a favore della sostenibilità è frutto di un coinvolgimento globale che intende intervenire al più presto per preservare le generazioni future dai cambiamenti climatici e dal depauperamento della biodiversità. Con l’Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi concreti per uno sviluppo sostenibile (OSS/ SDGs – Sustainable Development Goals), le Nazioni Unite hanno indicato la direzione da seguire, e l’Alto Adige non ha tardato a mobilitarsi.
Leo Tiefenthalter, presidente dell’Associazione degli agricoltori altoatesini, ha illustrato i punti fondamentali del piano, a partire dai sei grandi ambiti di intervento: Aziende familiari & territorio rurale, Clima & riduzione delle emissioni di CO2, Acqua & suolo, Biodiversità & paesaggio, Salute & sapori, Società & dialogo.
A seguire, gli altrettanti obiettivi principali, indicatori della direzione che l’agricoltura altoatesina intende seguire: Sostegno alle aziende agricole familiari, Equilibrio tra ecosistema e clima, Potenziamento della ricerca, Nuovo orientamento alle agevolazioni, Valorizzazione del marchio Alto Adige, Consenso della società.
“Questa serie di proposte innovative ed eco-friendly si sviluppano nei cosiddetti progetti faro, di cui un esempio concreto è quello inerente al controllo delle emissioni di Co2: l’idea è quella di installare dei calcolatori di Co2 a livello aziendale, in modo da riuscire a procedere poi con le necessarie misure di riduzione o compensazione.” Spiega Tiefenthalter.
Un ruolo sicuramente importante è ricoperto dai singoli progetti di sostenibilità dei tre settori principali dell’agricoltura altoatesina, ovvero quello caseario, quello del vino e quello delle mele. “Il punto d’intervento del prossimo periodo saranno sicuramente la salute ed il benessere degli animali – sostiene Joachim Reinalter, presidente dell’Associazione dei caseifici altoatesini – si tratta di fattori di centrale importanza anche per tutti i nostri allevatori, in quanto gli animali fanno parte delle nostre famiglie. Parliamo quindi di un impegno quotidiano, un investimento in quello che di fatto è l’inizio del processo produttivo del nostro latte di qualità. Nell’ambito di questo progetto, tutte le latterie associate all’Alto Adige saranno visitate e valutate tramite un questionario alla base del quale c’è il sistema nazionale Classyfarm, istituito dal Ministro della Salute. L’ultimo passo sarà la certificazione SQNBA (Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale), basato su questo sistema classyfarm. Il progetto è seguito, da un punto di vista scientifico, anche dall’Università di Bolzano”.
Anche il presidente del Consorzio Mele Alto Adige, Georg Kössler, ed il presidente del Consorzio ini Alto Adige, Andreas Kofler, sono intervenuti in sostegno delle proposte sostenibili dell’Alto Adige. Per sfogliare il piano completo, consultare questo link.