Ricerca e innovazione, approvato il programma provinciale 2022
La strategia altoatesina per la specializzazione intelligente – Smart Specialisation Strategy RIS3, il networking internazionale per rafforzare l’Alto Adige come luogo di ricerca, la promozione dell’innovazione, il “Capacity Builing” e i premi per la ricerca: sono i cinque pilastri del Programma per la ricerca e l’innovazione 2022 elaborato dalla Ripartizione Innovazione, Ricerca, Università e Musei. Dopo l’ok da parte della Consulta per la ricerca scientifica e l’innovazione a metà marzo, la Giunta provinciale ha approvato il Programma 2022 e fissato così le priorità e gli obiettivi strategici della Provincia nel campo della ricerca e dell’innovazione.
Focus sulla strategia di innovazione regionale
Al centro del Programma provinciale 2022 c’è la Smart Specialisation Strategy RIS3, che è stata elaborata in un ampio processo di partecipazione con le parti interessate l’anno scorso e approvata dalla Giunta provinciale nell’ottobre 2021. Come ha spiegato il presidente Arno Kompatscher, che è anche responsabile per la ricerca e l’innovazione, “la strategia di innovazione rappresenta lo strumento di pianificazione centrale che guiderà la ricerca e l’innovazione nei prossimi anni ed è anche un prerequisito per accedere ai programmi di finanziamento europei”. Il presidente Kompatscher ha inoltre espresso l’auspicio che “l’implementazione di successo della strategia RIS3 crei un valore aggiunto sostenibile che rafforzi l’Alto Adige come sede di innovazione e ricerca e che vada a beneficio di tutte le aziende e le istituzioni di ricerca”.
“Fondamentale il coinvolgimento e la partecipazione”
Il direttore della Ripartizione Vito Zingerle descrive il “continuo coinvolgimento attivo delle parti interessate in questo processo come assolutamente sensato ed espressamente voluto, e anche previsto dall’Unione Europea”. In questo senso, l’attuazione della strategia deve iniziare già quest’anno. Inizierà anche il monitoraggio: quattro gruppi di lavoro composti da esperti della ricerca e dell’industria inizieranno il loro lavoro sulle quattro aree di specializzazione (Automation and Digital, Food and Life Sciences, Alpine Technologies e Green Technologies) per sviluppare continuamente la strategia. La Consulta per la ricerca scientifica e l’innovazione servirà da collegamento in questo processo.
Rafforzare l’attrattività attraverso il networking internazionale
Anche quest’anno la Provincia continuerà e amplierà gli sforzi degli anni passati per il networking internazionale: per esempio, l’Alto Adige è stata la prima regione in Italia e una delle prime regioni in Europa ad aderire al partenariato europeo Biodiversa+, che fa parte del programma di finanziamento europeo Horizon Europe. La Provincia cofinanzia i corrispondenti bandi per progetti sostenendo la partecipazione di istituti di ricerca altoatesini. Si prevede di prendere in considerazione l’adesione ad altre partnership nel 2022. Lo scambio internazionale viene rafforzato e costantemente ampliato anche attraverso la Strategia per la ricerca in Alto Adige, ha sottolineato oggi il presidente: dal 2019 in Alto Adige, solo attraverso il binario Joint projects, sono stati presentati più di 100 progetti di cooperazione da parte di istituti di ricerca altoatesini con Austria, Germania, Svizzera e Lussemburgo.
Una varietà di strumenti per promuovere l’innovazione
In linea con il Programma provinciale approvato oggi, la Provincia continuerà a fornire alle imprese numerosi strumenti per promuovere l’innovazione. Oltre ai classici progetti di ricerca e sviluppo, saranno promosse, tra le altre, misure come le innovazioni di processo e organizzative, la consulenza in materia di innovazione o l’impiego di personale altamente qualificato. “Nonostante la pandemia, un totale di 305 domande per l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo sono state presentate nel 2021 per un investimento totale di 64,34 milioni di euro, di cui 258 domande sono state approvate per un importo di 18,1 milioni di euro” ha riferito Kompatscher. L’innovazione, la ricerca e lo sviluppo sono anche sostenuti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Per l’asse 1 (Ricerca e innovazione), nel periodo di programmazione 2021-27 sarà disponibile l’81% di finanziamenti in più rispetto al periodo 2014-20.
NOI: il 5 maggio presentazione dei nuovi laboratori
Ciò che è stato sviluppato e finanziato negli ultimi anni come parte della misura di rafforzamento delle capacità sarà presentato il 5 maggio: i 17 laboratori della Libera Università di Bolzano, del Centro Laimburg, di Eurac Research, di Eco Research sui temi della casa del clima e della produzione di energia, delle scienze alimentari, delle tecnologie alpine e delle scienze ambientali (analisi degli isotopi) saranno presentati in un evento conclusivo al NOI Techpark.