A22, utile a 57 milioni. Forti investimenti nella manutenzione nell'ultimo triennio
“Come noto, il 2021 è stato ancora un anno caratterizzato dalla pandemia. Nonostante livelli di traffico ancora anomali, grazie ad un’eccellente gestione finanziaria, Autostrada del Brennero ha chiuso l’esercizio con 56,9 milioni di utile netto, a fronte di una straordinaria stagione di manutenzioni. Direi un ottimo risultato”. Diego Cattoni, Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero, compendia così un bilancio di grande complessità gestito attraversando una crisi pandemica, che non ha precedenti. Il Consiglio di Amministrazione presieduto da Hartmann Reichhalter ha potuto così approvare, questa mattina, un bilancio che segna un utile di esercizio di 36,6 milioni superiore a quello del 2020 (20,3 milioni), che si riavvicina ai risultati pre-pandemia (81,7 milioni l’utile netto record del bilancio 2019) e che evidenzia il risultato migliore di sempre in un campo che sta particolarmente a cuore alla Società, quello della sicurezza. Con un Tasso di Incidentalità Globale (TIG, dato dal rapporto tra numero di incidenti per chilometri percorsi) di 15,99, la A22 stacca di molto la media nazionale che si attesta a quota 28.
Il bilancio 2021
Al lordo delle imposte, il risultato si è attestato a 78,7 milioni di euro, contro i 31,3 milioni registrati nel 2020 (+151,4%). In netta ripresa anche l’Ebitda, risalito a quota 121,14 milioni contro i 91,65 del bilancio 2020 (+32,18%), e l’Ebit, 42,46 milioni, con un +182,31% rispetto ai 15,04 milioni del 2020. Ancora forte il condizionamento prodotto dal calo del traffico legato alle misure restrittive applicate per contrastare la diffusione della pandemia, nonostante il miglioramento registrato rispetto al 2020: complessivamente +19,2% (15% per i veicoli pesanti, +21,6% per i leggeri). La contrazione del traffico rispetto al 2019, ultimo anno non condizionato dalla pandemia, nel 2021 è stata comunque assai rilevante con 4,3 miliardi di km percorsi contro i 5,7 miliardi di km del 2019.
Il valore della produzione, che nel 2021 è stato di 353,1 milioni di euro (305,8 milioni nel 2020), ha registrato un incremento di 47,2 milioni, corrispondente ad un aumento percentuale del 15,4%. Ma la differenza sull’utile di esercizio l’ha fatta l’apporto della gestione finanziaria. Complessivamente, l’area finanziaria ha contribuito al risultato di periodo con il valore di 39,9 milioni di euro (16,6 milioni di Euro nel 2020), con un incremento complessivo di 23,3 milioni.
Nonostante il regime di proroga della concessione, gli investimenti effettuati dalla Società nel corso del 2021 per ammodernare l’arteria sono stati pari a 28,28 milioni di euro (+112,8%). La Società ha, inoltre, approfittato del calo del traffico per una nuova stagione straordinaria di manutenzioni del valore di 65,9 milioni (+10,5%).
Il bilancio del triennio
Notevoli i risultati conseguiti nel triennio. La Società è, infatti, riuscita a garantire elevati standard di servizio durante la pandemia e a gestire un calo di traffico e di introiti che in alcuni momenti ha raggiunto il -99% (il 12-4-2020) mantenendo solidità finanziaria, continuando ad investire nella manutenzione e nell’ammodernamento della rete. Sul fronte concessorio, la Società ha raggiunto lo storico risultato di depositare ieri al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili una proposta di finanza di progetto tesa a ridisegnare, nel segno della sostenibilità, la mobilità lungo l’asse Brennero-Modena con investimenti per 7,2 miliardi di euro. In materia di intermodalità, Autobrennero ha rafforzato il comparto ferroviario del Gruppo acquisendo il controllo di InRail e divenendo così il primo soggetto privato italiano del settore merci.
All’interno del comparto autostradale italiano, Autobrennero ha visto riconoscere il livello dei risultati raggiunti e ha superato positivamente tutte le verifiche sulla gestione e la manutenzione dell’infrastruttura condotte dal Mims. Complessivamente, nel corso del mandato del Cda uscente sono stati approvati interventi di manutenzione per 221,4 milioni e investimenti per 326,8. Non da ultimo, il triennio si è caratterizzato per operazioni di ottimizzazione sul fronte economico-finanziario, una delle chiavi che ha permesso alla Società di controbilanciare il crollo dei ricavi e della marginalità causato dalla pandemia. “Sono stati anni molto complessi – osserva Cattoni – durante i quali, al grande obiettivo legato alla nuova concessione, si è sovrapposta la crisi pandemica, imponendoci di lavorare contemporaneamente su più fronti e di trovare soluzioni nuove tanto sul piano gestionale che economico-finanziario. Ora il mio auspicio è che la proposta presentata ieri a Roma al Ministero possa essere accolta positivamente nei tempi utili per tradurre l’enorme progettualità prodotta dalla struttura di Autobrennero in cantieri capaci di realizzare oggi la nuova mobilità di domani”.