Sudtirolo nazionale di calcio autonoma, passa la mozione in consiglio
Ventidue voti a favore, sette contrari: il consiglio della provincia autonoma di Bolzano ha approvato la mozione presentata dai secessionisti di Suedtiroler Freiheit per chiedere una nazionale Sudtirolese di calcio, autonoma da quella italiana, da far iscrivere all’Uefa e alla Fifa per poter quindi partecipare a campionati mondiali ed europei. La mozione chiede di prendere contatto con Gibilterra e Fær Øer per “capire come siano riusciti a farsi ammettere” dalla Uefa e Fifa. Ovviamente una provocazione: pur piccoli, Gibilterra e Fær Øer sono due stati.
Una mossa che arriva non a caso prima della sentitissima partita di sabato 2 luglio, l’ennesimo “derby” (per molte parti dell’Alto Adige) fra Italia e Germania. A Merano e in molte parti della provincia si sono visti caroselli di macchine per le vittorie di entrambe le squadre agli ottavi di finale. Ecco il resoconto della discussione in aula.
«Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha ricordato che agli Europei di calcio in corso la Grab Bretagna é rappresentata da 3 squadre, e si é rallegrato che la STF sostenesse ora questa posizione, appoggiando la mozione. Hans Heiss (Gruppo Verde) ha sostenuto, citando Löw, allenatore della nazionale tedesca, che “noi non abbiamo un trauma italiano”, e quindi di non avere problemi se gli atleti sudtirolesi gareggiano per la nazionale italiana, mantenendo la loro identità come già fece Thoeni. Heiss si é detto favorevole però anche a una rappresentanza al di fuoroi del contesto statale, “come rgeionalitá”: ha quindi annunciato voto favorevole ai punti (1) e (3), respingendo invece il (2) perché “essere accolti in associazioni mafiose non è un obiettivo da perseguire”. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), co-firmatario della mozione, ha detto che con la stessa motivazione Heiss dovrebbe essere anche contrario all’appartenenza del Sudtirolo all’Italia. Ha aggiunto che si continua a propagandare l’allontanarsi dagli Stati nazionali, ma non si agisce concretamente in questo senso: se le Regioni diventano visibili fa bene all’Europa, alla sua molteplicità. Knoll ha ricordato il successo dell’Europeada all’estero, nonostante la trascuratezza in patria, cosa che dimostra che lo sguardo sulle minoranze dall’esterno è più aperto di quello in loco. Secondo Andreas Pöder (BürgerUnion-Südtirol-