BBT, a Fortezza il primo colpo di piccone per il nucleo centrale dei lavori
L’evento centrale del pomeriggio dedicato al tunnel di base del Brennero è stata il primo simbolico colpo di piccone ai lavori più importanti del lotto “Sottoattraversamento Isarco” nell’omonimo cantiere un km a nord di Fortezza: le due gallerie principali e due gallerie di interconnessione alla linea esistente per un tratto di circa 6 km. Nell’occasione sono stati firmati anche i protocolli del finanziamento del nuovo appalto, pari a 301 milioni di euro e gli atti amministrativi che avviano la nuova fase di lavori esecutivi. Una tappa fondamentale della realizzazione del BBT, certificata dalla presenza del presidente della Provincia Arno Kompatscher e di Maurizio Gentile, l’amministratore delegato di RFI, la società del Gruppo Ferrovie che gestisce la rete ferroviaria nazionale. Da loro sono arrivate buone notizie anche per il finanziamento della galleria sotto il Virgolo a Bolzano e la tratta di accesso Fortezza-Ponte Gardena. Erano presenti tra gli altri anche l’assessore provinciale Florian Mussner, il suo omologo trentino Mauro Gilmozzi e il vicepresidente tirolese Josef Geisler, i sindaci, la Commissaria di Governo Elisabetta Margiacchi, l’ex ministro Pietro Lunardi, l’onorevole Daniel Alfreider, i rappresentanti delle istituzioni locali, i due ad della società BBT-SE, Raffaele Zurlo e Konrad Bergmeister.
Kompatscher ha ricordato che il cantiere significa posti di lavoro (almeno mille con quelli del cantiere di Mules), reddito per le famiglie, ovviamente anche introiti per il bilancio provinciale. E si è rivolto alle imprese aggiudicatarie: “Coinvolgete anche le aziende locali, hanno le qualità per collaborare al meglio.” I lavori di questo lotto, la parte estrema meridionale della Galleria di base del Brennero in località Prà di Sopra, iniziati nell’ottobre 2014 con la previsione di una durata di circa 8 anni, sono affidati al raggruppamento temporaneo di imprese Salini-Impregilo, Strabag, CCC e Collini Lavori.
Più in generale, il Landeshauptmann ha ricordato che “le basi sul piano tecnico e finanziario del BBT sono già gettate, si tratta ora di creare tutte le condizioni per poter trasferire nel 2026 fino al 50% del traffico merci tra sud e nord dell’Europa dalla strada alla ferrovia. Quando questo traguardo sarà raggiunto, potremo parlare del più grande progetto ambientale europeo accanto al tunnel del San Gottardo.” Ma Kompatscher ha parlato anche di progetto che ha una forte dimensione politica: “Questa zona ha conosciuti scenari di guerra e di frontiera, oggi lavoriamo per superare queste barriere, per collegare i popoli europei con la mobilità e, si spera, con la prospettiva politica di un vero processo di unificazione europea.” Kompatscher ha ribadito che “il progetto del BBT è un segnale all’Europa. Lasciateci continuare a lavorare con questo entusiasmo.” In tema di buone notizie, il Presidente della Provincia ha potuto anche annunciarne un’altra “L’ad Gentile mi ha confermato che nel programma di RFI è inserita anche la galleria ferroviaria sotto il Virgolo. L’opera sarà fatta, un bel risultato per Bolzano e il futuro areale, per il trasporto regionale e per il collegamento Bolzano-Merrano-Malles.” Infine il grazie di Kompatscher a quanto hanno lavorato con lungimiranza e lavorano al progetto BBT, dal suo predecessore Durnwalder presente all’evento “ai rappresentanti politici, ai tecnici, alle imprese e alle maestranze con la loro grande professionalità.”
Gentile ha portato i saluto del ministro Delrio (che ha dato forfait dopo la sciagura ferroviaria in Puglia, per la quale anche a Fortezza è stato osservato un minuto di silenzio) e ha ricordato che il BBT ha la certezza dei tempi e dei costi (dei 4,4 miliardi di parte italiana oltre 3 sono già coperti) e che “la Monaco-Verona è opera strategica nella legge Sbloccaitalia, presto firmeremo a Berlino un nuovo protocollo di intesa tra i 3 Stati.” Inoltre, inseriti nella legge di stabilità 2016, dal Governo italiano arrivano 1250 milioni per il quarto lotto BBT. “Nel programma 2016 di RFI è prevista la copertura totale con 1522 milioni della tratta Fortezza-Ponte Gardena“, così l’ad. Bergmeister e Zurlo hanno fatto il punto sullo stato di avanzamento dell’opera che sarà pronta nel 2026 e da Fortezza a Innsbruck raggiungerà i 64 km, divenendo così il collegamento sotterraneo più lungo al mondo (oggi il tunnel svizzero del San Gottardo con 57 km).
Inaugurato l’Infopoint BBT
In precedenza, nel forte asburgico di Fortezza era stato inaugurato il nuovo Infopoint della Galleria di base del Brennero, aperto a tutti coloro che vogliono saperne di più sul progetto europeo del tunnel ferroviario. L’Infopoint è il cuore dell’Osservatorio per la costruzione del BBT diretto da Martin Ausserdofer (che ha fatto gli onori di casa), l’organo di Provincia e Comuni che accompagna, controlla e verifica tutte le singole fasi di costruzione. Il presidente Kompatscher ha ricordato a tale proposito che “un progetto di dimensione europea va fatto per ma anche con i cittadini, ed è il processo che abbiamo seguito per il BBT: spiegare, coinvolgere, convincere. E i risultati sono arrivati.” Kompatscher ha ringraziato i sindaci del loro aiuto: “Andiamo avanti così anche per i cantieri e le tratte di accesso.” Entro l’anno infatti si conta di definire con i Comuni il progetto della tratta Fortezza-Ponte Gardena e di sottoporlo alla procedura di approvazione e finanziamento del CIPE, in modo che nel 2017 possano essere banditi i lavori. L’ad Gentile ha ricordato che l’Infopoint è testimonianza del lavoro fatto, ovvero della condivisione con la comunità, citata ad esempio per altri progetti di questa portata, e esposizione delle varie fasi del progetto.
Tra le mura del forte l’Infopoint occupa un’area espositiva di 200 m² in 7 locali in cui vengono presentati il progetto della Galleria di Base del Brennero nella sua varietà tecnica, materiali, modelli e pannelli che descrivono la nuova linea del Brennero e anche i temi ambientali e culturali ad essa collegati. I punti forti dell’esposizione sono i viaggi virtuali nella galleria e la simulazione multimediale dello scavo del tunnel.
Lavori del lotto Isarco
La prima fase del lotto Isarco ha riguardato gli interventi propedeutici per le future aree di cantiere: lo spostamento della Statale del Brennero all’altezza del campo sportivo di Fortezza, la costruzione di due ponti sull’Isarco e sul Rio Bianco e di un sottopasso ferroviario. Inoltre è stata creata una zona di carico e scarico a fianco della carreggiata sud dell’autostrada A22 e un sovrappasso alla Statale 12 che permetterà l’asporto del materiale di scavo e la fornitura dei materiali da costruzione tramite il collegamento diretto delle aree di cantiere all’infrastruttura autostradale, evitando così che i trasporti avvengano sulla viabilità ordinaria e attraverso i centri abitati.
Conclusi tali interventi, oggi dunque via alla realizzazione delle due gallerie principali e delle due gallerie di interconnessione. A causa della particolare conformazione del terreno interessato dall’opera, nel lotto si ricorrerà a due particolari tecniche di costruzione. Per costruire il passante ferroviario sotto il letto del fiume evitando di deviarne il corso viene utilizzata la tecnologia del congelamento dei terreni, che consiste nel congelare l’acqua contenuta nel terreno facendo circolare nel volume da consolidare un liquido a bassa temperatura. Il processo di congelamento è una tecnica che migliora le caratteristiche meccaniche del terreno e pertanto non sono necessari ulteriori interventi per aumentarne la stabilità. Nei tratti caratterizzati da materiale sciolto sotto falda saranno realizzate gallerie naturali, previo consolidamento mediante la tecnica del Jet-Grouting, che consente di migliorare la permeabilità del terreno con l’iniezione ad altissima pressione di una miscela di acqua e cemento.