Provincia, assestamento di bilancio: arrivano altri 82 milioni di euro
Con l’avvento della contabilità armonizzata, l’assestamento del bilancio non è più un’opzione per l’ente pubblico, ma diventa obbligatorio per ogni esercizio. Oggi il Consiglio provinciale ha approvato il disegno di legge della Giunta sull’assestamento del bilancio 2016 che fissa l’effettivo utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Sono 82 i milioni di euro a disposizione per una serie di importanti finanziamenti. “Sono risultati frutto dello sviluppo economico positivo in Alto Adige e del Patto di garanzia siglato con Roma, senza il quale la nostra autonomia non avrebbe avuto queste risorse aggiuntive perchè non sarebbe stata tutelata contro interventi unilaterali dello Stato”, ricorda il presidente Arno Kompatscher, firmatario del ddl. E per il futuro ciò significa soprattutto stabilità e possibilità di programmare.
Di queste risorse aggiuntive, 22 milioni sono destinati all’edilizia scolastica, 7 all’agricoltura di montagna, 5 per liquidare i contributi ai privati che risanano edifici sottoposti a vincolo di tutela storico-artistica. Al fondo di riserva sono assegnati 32 milioni, che consolidano la dotazione per le domande nei vari settori, dal risparmio edilizio (Bausparen) alle anticipazioni sul bonus fiscale statale per i risanamenti in edilizia, ai mezzi per la non autosufficienza e per la graduale inclusione lavorativa di persone con disabilità.
Approvata anche la Finanziaria collegata: tra le nuove disposizioni, quella sulla maggiore flessibilità per le famiglie nell’accesso al servizio di assistenza all’infanzia (nido, microstrutture e Tagesmutter), il relativo sostegno e lo sviluppo assieme ai Comuni della rete di servizi alla prima infanzia. “Come Giunta provinciale vogliamo sostenere la famiglia secondo le sue esigenze quotidiane e favorire le misure che fanno conciliare lavoro e famiglia”, afferma l’assessora Waltraud Deeg.
Inoltre la Finanziaria introduce, per i Comuni che estinguono anticipatamente i mutui utilizzando parte dell’avanzo di amministrazione, la possibilità di continuare ad usufruire dei contributi pluriennali provinciali già concessi. Importanti modifiche nel settore degli appalti pubblici sono legate all’istituzione da parte della Provincia di un proprio mercato elettronico a cui le Amministrazioni potranno ricorrere – in sostituzione del MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione), gestito dalla CONSIP a livello nazionale – per acquistare beni e servizi sotto la soglia comunitaria offerti da fornitori abilitati. “Si tratta di un significativo passo avanti per la favorire la filiera corta delle imprese locali”, sottolinea Kompatscher.