Lo stato di salute del turismo in Alto Adige. Il bilancio di Manfred Pinzger, Presidente HGV
Prima la pandemia, poi i costi dell’energia alla stelle e la carenza del personale, e, non da ultimo, quella della neve. Nonostante le evidenti difficoltà, nel 2022 il settore alberghiero in Alto Adige non solo ha “tenuto botta”, ma anzi ha superato i livelli pre-pandemia, come ci conferma Manfred Pinzger, Presidente dell’HGV, Unione Albergatori e Pubblici Esercenti. A lui abbiamo chiesto di parlarci di alcuni temi caldi del settore- non da ultimo la sostenibilità- e di tracciare un bilancio dei mesi passati. Su cui Pinzger è più che soddisfatto “Nella stagione estiva 2022, che va da maggio ad ottobre, sono stati registrati 22,7 milioni di pernottamenti e 5,1 milioni di arrivi. Per quanto riguarda l’attuale stagione invernale, la situazione delle prenotazioni a Natale, Capodanno e per l’Epifania è stata da buona a molto buona. Si è percepito chiaramente che le persone sentono di nuovo il desiderio di muoversi nella natura, come confermano anche i dati dei diversi gestori degli impianti.”
Torniamo ai mercatini di Natale: non è il caso di limitare il turismo “mordi e fuggi” che porta traffico intenso e limitazioni pesantissime per i movimenti e la vita quotidiana della cittadinanza?
Quest’anno, come in passato, è stata posta particolare enfasi sui viaggi sostenibili. Sono state adottate diverse misure per sensibilizzare i visitatori alla mobilità sostenibile, per deviare i flussi di traffico e per ridurre gli ingorghi. La sostenibilità e l’approccio rispettoso all’ambiente sono da tempo tra le premesse più importanti dei Mercatini di Natale Originali dell’Alto Adige. Per addolcire il passaggio alla ferrovia per gli ospiti, ma anche per i locali, e per premiarli per il loro impegno sostenibile, IDM ha messo in palio ogni giorno, per tutta la durata dei mercatini di Natale, un pacchetto regalo di prodotti di qualità altoatesini tra tutti i visitatori arrivati in treno. Una bella iniziativa!
Eppure le code sulle strade non sono mancate. A proposito, in un’intervista alla Tageszeitung rilasciata l’estate scorsa lei ha raccontato un aneddoto interessante: ha scommesso con un suo ospite che durante un’intera escursione in Val Venosta, in un dei più sentieri più belli della zona, il suo ospite non avrebbe incontrato più di 10 persone. A quanto pare ha vinto la scommessa. Ammetterà però che questo aneddoto racconta l’eccezione e non la regola -a parte i già citati mercatini, basta pensare ai sentieri della Val Pusteria e della Val Gardena d’estate …
Distribuire i nostri ospiti in modo più uniforme sul territorio è una grande sfida. D’altra parte, è naturale che gli ospiti vogliano visitare quei luoghi che a loro sembrano particolarmente attrattivi. Questo va rispettato, ovviamente. Tuttavia, la sfida consiste nel rendere appetibili ai nostri ospiti le attrazioni e le località meno pubblicizzate. L’IDM e le organizzazioni turistiche stanno lavorando su questo tema da tempo, con approcci diversi. Sono convinto che siamo sulla strada giusta in questo senso.
Che contributo pensate di dare alla sostenibilità come associazione? Ha esempi “virtuosi” da indicare?
La sostenibilità è uno dei tre temi centrali per il futuro su cui la nostra associazione si concentrerà nei prossimi anni, in base ai principi guida della Provincia e di IDM. Abbiamo creato un gruppo di lavoro appositamente su questo tema; inoltre, in collaborazione con il Terra Institute, come HGV offriamo un pacchetto di consulenza con soluzioni a lungo termine, azioni orientate al futuro e riduzione efficace dei costi. I Vitalpina Hotels Alto Adige sono un esempio virtuoso in questo senso. Inoltre, vogliamo promuovere i viaggi da e verso la destinazione con i mezzi pubblici. Per questo continueremo a sostenere il progetto “Südtirol Transfer”, in cui gli ospiti vengono trasportati comodamente dalla stazione dei treni o degli autobus al loro alloggio per le vacanze.
Il suo settore si trova ad affrontare diverse sfide. Iniziamo dai costi energetici.
I costi dell’energia e l’aumento dei tassi di interesse mettono sotto pressione finanziaria molte realtà. Che si tratti di un bar, di un ristorante o di un’attività ricettiva, i costi energetici sono enormi. Con l’offerta “Alperia Eco Business”, lanciata di recente, i costi energetici possono essere in qualche modo ammortizzati, soprattutto per le imprese più piccole.
Cosa chiedete alla mano pubblica?
Nel complesso, l’obiettivo deve essere quello di ridurre gli elevati costi energetici e l’onere fiscale sulle imprese. Accogliamo quindi con favore anche il fatto che la legge di bilancio statale preveda uno sgravio fiscale per le spese energetiche.
E cosa possono fare le strutture al loro interno?
Bisogna fare un’analisi precisa dei costi e cercare opportunità di risparmio per una gestione efficiente dell’energia. Bisogna porsi le seguenti domande: dove si trovano i nuclei “energivori” nella mia azienda? Come posso ridurre i costi e rendere la mia azienda autosufficiente dal punto di vista energetico? Quali risparmi energetici posso attuare in cucina?
Capitolo personale: ad agosto 2022 risultavano oltre 41.000 impiegati nel vostro settore, eppure a quanto pare la mancanza di manodopera è un problema. Conferma?
Esatto, l’attuale rapporto sul mercato del lavoro ha mostrato che l’occupazione nel settore alberghiero e della ristorazione è aumentata del 14% nel semestre estivo del 2022. Il nostro settore contribuisce quindi in modo significativo all’aumento del 2,6% dell’occupazione complessiva in Alto Adige. Anche l’aumento dei contratti di lavoro a tempo indeterminato va menzionato positivamente in questo contesto. Ciò è dovuto, non da ultimo, al fatto che le aziende ricettive possono prolungare le stagioni e quindi conviene concedere ai dipendenti un impiego a tempo indeterminato.
Quali sono le sfide future, per quanto riguarda il personale?
Trovare e mantenere personale qualificato: è da qui che dobbiamo partire. Insieme dobbiamo cercare di posizionarci come datori di lavoro in modo professionale. Dobbiamo concentrarci maggiormente sulla formazione e l’aggiornamento e intensificare la nostra collaborazione con le scuole alberghiere. Molte strutture stanno già dando un grande contributo, offrendo ai dipendenti una settimana di cinque giorni e orari di lavoro flessibili. Inoltre, grazie al fondo integrativo sanitario mySanitour+, i dipendenti del nostro settore ottengono un enorme valore aggiunto.
Il 2022 è stato l’anno della legge sul “Bettenstop” (stop ai posti letto), secondo cui per molti non sarebbe un vero e proprio Bettenstop… qual è la sua posizione a riguardo? In cosa potrebbe o dovrebbe migliorare la legge?
L’HGV si è dichiarato d’accordo con i principi del piano provinciale per lo sviluppo turistico. In futuro, il focus sarà sulla qualità e meno sulla quantità. Allo stesso tempo, abbiamo sempre sottolineato che soprattutto le piccole imprese ricettive a conduzione familiare devono continuare ad avere una certa possibilità di sviluppo. Penso in particolare alla generazione che vuole prendere in mano le aziende e guidarle verso il futuro, ovviamente nell’ambito delle condizioni quadro prescritte dalla legge. Ora dobbiamo aspettare e vedere quali effetti concreti avrà la nuova legge sul territorio e paesaggio, per capire se sono necessari degli aggiustamenti.
Come Presidente dell’HGV ma anche come albergatore, ha notato cambiamenti nei comportamenti e nei gusti dei turisti dopo la pandemia?
È bello notare che è tornata la voglia – e la gioia- di viaggiare. Ma come albergatori, dobbiamo essere pronti a capire chi sarà l’ospite del futuro, l’ospite di “domani”
E com’è l’“ospite di domani“?
È molto ben informato, conosce le interconnessioni e sa bene se il servizio e il prezzo sono in un rapporto equo. Gli ospiti di domani cercano qualcosa di speciale, prenotano con un preavviso ancora più breve grazie alle possibilità del digitale, agiscono in modo più sostenibile, apprezzano i prodotti regionali, la bellezza. Vogliono godersi consapevolmente la natura e l’ambiente, scoprire luoghi interessanti e vivere esperienze emozionanti.
Caterina Longo
In apertura: Manfred Pinzger, Presidente HGV. Foto Hannes Unterhauser