Barometro IPL, +1% per economia altoatesina nel 2016
Secondo il Barometro IPL, un’indagine condotta quattro volte all’anno che rileva il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini, i dati di riferimento dell’economia altoatesina per l’estate 2016 si presentano soddisfacenti, ma il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti si è leggermente deteriorato. «Confermiamo la nostra stima del +1,0% per l’economia altoatesina per il 2016», precisa il direttore IPL Stefan Perini.
Brexit, attentanti e atti terroristici, stress test per le banche europee: nelle ultime settimane sono stati questi i temi principali che hanno caratterizzato il contesto internazionale. Allo stesso tempo una serie di condizioni quadro per l’economia nell’UE sono rimaste positive: tassi d’interesse bassi, inflazione contenuta, euro debole. Il Fondo monetario internazionale a luglio ha ritoccato le sue stime di crescita per l’anno in corso. I tassi di crescita previsti per il 2016 sono i seguenti: Stati Uniti +2,2%, Area euro +1,6%, Germania +1,6% e Italia +0,9%. Nel Belpaese il clima di fiducia, dopo aver raggiunto a cavallo tra il 2015 e il 2016 elevati livelli sia sul lato delle imprese che sul lato dei consumatori, si è deteriorato. Osservatori politici vedono nel referendum costituzionale di settembre il banco di prova per il Governo in carica.
La situazione in Alto Adige secondo il Barometro IPL
Sicurezza del posto di lavoro (percepito non a rischio dal 93% degli intervistati) e prospettiva di trovare un posto di lavoro equivalente (si realizza qui il migliore valore dall’inizio delle indagini nell’estate 2013) sono gli aspetti che incidono positivamente, in Alto Adige, sugli indicatori del clima di fiducia dei lavoratori dipendenti, che registrano una flessione anche se non marcata come quella nazionale. Ma gli aspetti critici non mancano: il processo di riassorbimento del numero di persone disoccupate potrebbe arrestarsi nei prossimi mesi. La percentuale di lavoratori che afferma di arrivare a fine mese solo con difficoltà sale nuovamente al 36%. Infine, aumenta lo scetticismo dei lavoratori altoatesini rispetto alle possibilità di risparmio nei prossimi 12 mesi. Le notizie inerenti alle crescenti difficoltà di diversi istituti bancari italiani, la generale incertezza sui mercati finanziari e tassi di risparmio assai contenuti generano uno scenario poco favorevole. «Constatiamo che c’è una leggera ripresa economica in Alto Adige, tuttavia i problemi non mancano: preoccupano la crescente precarizzazione e “voucherizzazione” del mercato del lavoro – ha affermato il Presidente IPL Toni Serafini –. Inoltre, le retribuzioni che non tengono il passo al costo della vita, in particolare in quei settori in cui non è stato rinnovato il contratto di lavoro (metalmeccanici e grande distribuzione). In questa fase più che mai è importante riscoprire la coesione sociale come un valore».
Invariata la previsione di crescita IPL per l’economia altoatesina
Secondo il Barometro IPL A metà 2016 i dati chiave per l’economia altoatesina si presentano in prevalenza soddisfacenti: il trend positivo sul mercato del lavoro altoatesino si è consolidato nel 1° semestre 2016 (occupazione: +2,5%, numero di disoccupati: -2,1%, tasso di disoccupazione: 3,8%). La ripresa è visibile ora in modo chiaro anche nell’edilizia. Le esportazioni nel 1° trimestre 2016 sono in aumento (+4,7%), come anche le importazioni (+0,9%). La stagione turistica invernale si è chiusa con un aumento dei pernottamenti del +6,2%. Considerando soltanto i primi quattro mesi del 2016, l’incremento si è attestato al +5,7%. Inoltre, va rilevato che le prospettive per il turismo altoatesino per la seconda parte dell’anno rimangono buone, grazie al basso rischio terroristico percepito. La dinamica dei prezzi, pari al +0,3% nella media dei primi sei mesi dell’anno, rimane lievemente positiva. Una particolare attenzione in questa fase va rivolta al mercato del credito. Nonostante il volume del credito erogato sia aumentato del +2,6% nei primi quattro mesi dell’anno, l’erogazione di credito a imprese si mostra in brusca frenata nei mesi di marzo e aprile 2016. In considerazione dei fattori sopra indicati, la previsione di crescita dell’IPL pari al +1,0% per l’economia altoatesina può essere confermata.
Barometro IPL, retribuzioni e disuguaglianze
I risultati dell’indagine del Barometro IPL parlano chiaro: parametrato al costo della vita in Alto Adige, il 58% dei lavoratori dipendenti è insoddisfatto del proprio stipendio. Relativamente alla disuguaglianza percepita, l’85% dei lavoratori interpellati ritiene che le differenze tra chi ha molto e chi ha poco siano “molto grandi” o “abbastanza grandi”. Le cause del divario tra ricchi e poveri in Alto Adige sono individuate nel sistema fiscale, nella politica salariale e nelle politiche economiche attuate dal governo locale e nazionale. A detta dei lavoratori dipendenti in Alto Adige, al fine di essere un passo avanti agli altri, sono necessari soprattutto una buona istruzione, fortuna, una buona rete di contatti e duro lavoro. È questa una sequenza che si differenzia da quanto emerge da analisi internazionali. Lì troviamo “lavorare duramente” al secondo posto e “avere fortuna” al quarto. Gli altoatesini concordano, invece, su quelle che devono essere le politiche di intervento per contrastare la disuguaglianza. Tutte quattro le politiche principali proposte dall’OCSE (buona istruzione di base, politica occupazionale attiva, sistema fiscale progressivo e trasferimenti nonché promozione della partecipazione della donna alla vita economica) riscuotono un elevato consenso.
«Le molteplici e crescenti sfide dell’Unione Europea, come il dramma dei profughi e la Brexit, vengono osservate proprio da un Alto Adige/Südtirol che è nel cuore dell’Europa – ha sottolineato l’Assessora Martha Stocker –. Per un territorio come il nostro che fa da cerniera tra area linguistica, culturale ed economica tedesca e italiana i valori europei quali dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza e stato di diritto sono fondamentali. Nonostante la crescente incertezza in Europa il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini si mantiene grossomodo costante, il che è da rimarcare positivamente».