Piano acustico: Assoimprenditori e Cna premono sul sindaco Caramaschi
Bolzano. Mentre il sindaco Renzo Caramaschi vuole procedere senza fretta nell’approvazione del Piano di Classificazione Acustica per raggiungere il massimo consenso possibile, Cna/Shv e Assoimprenditori premono sull’Amministrazione Comunale. “Come associazione non vogliamo entrare nel merito delle singole posizioni sul tema casa che stanno accendendo il dibattito politico ed economico di questi giorni – commentano il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati e il segretario di CNA-SHV Alto Adige Gianni Sarti -. Vogliamo però esprimere tutta la nostra preoccupazione per il rischio che decisioni non sufficientemente ponderate sotto ogni profilo possano mettere a repentaglio quanto finora di buono è stato fatto”. È infatti relativamente recente (fine dicembre 2021) il decreto provinciale che consente la realizzazione di alloggi temporanei nelle zone produttive. Si tratta di una parziale risposta dell’ente pubblico alla ormai cronica difficoltà per le aziende di trovare sistemazione per dipendenti e collaboratori, impossibilitati a sostenere il costo degli affitti nel capoluogo. Il decreto in questione è il frutto di un lungo lavoro di preparazione della Provincia, in collaborazione con le associazioni, e prevede che gli alloggi temporanei per il personale possano essere realizzati solo nelle zone produttive classificate in una classe acustica non superiore alla IV, come stabilito dal Piano comunale di classificazione acustica di cui all’art. 5 della legge provinciale 5 dicembre 2012, n. 20. “Questo significa appunto che, se il Comune dovesse imporre la classe acustica V su tutta la zona produttiva Bolzano Sud, non si potrebbe realizzare in quest’area nessun nuovo alloggio temporaneo. Da capire cosa accadrebbe con quelli già esistenti”, afferma Corrarati. La proposta di CNA-SHV è l’istituzione di zone acustiche “colorate”, dove ogni zona specifica abbia una diversa classe di appartenenza, tenendo conto che zone limitrofe non debbano differire per più di una classe. “In questo modo – conclude Sarti – sarebbero salvaguardate le attività più impattanti senza necessariamente bloccare la possibilità di realizzare gli alloggi temporanei”.
Per il rappresentante del comprensorio Bolzano Città di Assoimprenditori Alto Adige, Mauro Chiarel (Tangram Srl), ed il suo vice, Martin Atzwanger (Atzwanger SpA), invece: “L’incontro della scorsa settimana in Comune ha sbloccato una situazione ferma da troppo tempo. Ora speriamo che la politica acceleri: l’incertezza rischia di dare luogo a speculazioni, ma soprattutto frena piani di investimento e creazione di valore aggiunto per la nostra cittadinanza da parte delle imprese”.
“Apprendiamo con favore che l’assessora comunale competente Chiara Rabini ha annunciato che il piano è pronto per essere portato in giunta. Chiediamo di evitare ulteriori rinvii: dopo più di cinque anni di incontri, tavoli tecnici e discussioni, rimandare ulteriormente una decisione fondamentale per le imprese e chi ci lavora, sarebbe controproducente”, affermano Chiarel ed Atzwanger, ricordando che a Bolzano Sud sono insediate 1.700 aziende con oltre 18.000 collaboratrici e collaboratori. “Il piano di classificazione acustica è un documento programmatico: dai suoi contenuti dipende il futuro della zona produttiva di Bolzano Sud. Il capoluogo vuole mantenere la sua storica vocazione industriale, le sue imprese innovative e orientate ai mercati internazionali, i suoi posti di lavoro di migliore qualità? Se la risposta è sì, allora bisogna fare di tutto affinché queste imprese possano lavorare e svilupparsi al meglio e altre aziende innovative possano insediarsi in futuro”, aggiungono i due rappresentanti del comprensorio Bolzano Città.