L'impresa di Marcello Landi, "'O libbraro" di Bolzano
Marcello Landi da Cava dei Tirreni aprirà la sua libreria il prossimo giovedì 8 giugno in Corso Libertà a Bolzano. E’ un traguardo che insegue da tredici anni per mezza Italia. Come racconta lui stesso in una breve pausa dai tormentati e faticosi lavori che precedono l’inaugurazione della Nuova Libreria Cappelli: “Sono nato a Salerno nel 1983, ma sono di Cava dei Tirreni dove sono rimasto da quando avevo tre giorni fino ai 29 anni. Lì – precisa – ho anche provato per la prima volta ad aprire una libreria, era il 2010”.
Prima aveva terminato gli studi superiori e si era iscritto a Scienze Politiche all’Orientale di Napoli. Ha abbandonato quando gli mancava un terzo degli esami, dopo aver realizzato di non voler più seguire quella strada. “Ero alla ricerca della verità e leggevo testi importanti, filosofi, scrittori esistenzialisti e autori classici come Dostoevskij e Camus. Poi ho capito che non aveva senso cercarla. Però ho scoperto che i libri erano un mondo in cui mi piaceva chiudermi, un involucro che faceva per me”. Ci si è tuffato a capofitto. Il primo lavoro l’ha ottenuto nella libreria Mondadori che frequentava come cliente, prima sporadicamente, poi tre giorni alla settimana, infine notte e giorno. “Se iniziavo ll turno alle 13, lo finivo alle 3 della mattina. Mi dedicavo alla clientela fino alla chiusura, poi passavo alla libreria, agli scaffali, ai carichi, alle esposizioni…”
Divenuto responsabile di quella stessa libreria nel 2008, ha provato ad aprirne una sua nel 2010, senza riuscirci. “A Cava dei Tirreni non c’erano le condizioni per farlo e non vedevo prospettive. Quando Ubik ha aperto la sua libreria a Napoli, però, mi si è aperto uno spiraglio. Mi piaceva molto la loro organizzazione e ho mandato il curriculum a tutte le librerie della catena. Mi hanno chiamato da Gorizia e sono partito. Era il luglio 2012”.
Qui è il caso di fare entrare in scena Irene, che per semplicità chiameremo “la santa”. La sua relazione con Marcello è iniziata nel 1999, l’ha sposato vent’anni più tardi e nel 2021 hanno messo al mondo Claudio. Irene ha seguito Marcello prima a Gorizia, poi a Bolzano. “Quando mi è capitata l’occasione di lavorare alla Ubik di Gorizia- racconta Landi – lei stava completando la specialistica in ingegneria gestionale all’Università Federico II di Napoli. Mi ha raggiunto successivamente e ha trovato lavoro alla Illy di Trieste, Io però, nel frattempo, avevo svolto una ricerca per comprendere quali fossero le librerie Ubik che funzionavano meglio e ho deciso di prendermi due settimane di ferie per andare a Trento per osservare il loro modello di gestione”. Rientrato a Gorizia, ha incominciato a introdurre le novità osservate a Trento fino a dicembre 2013, quando è arrivata la chiamata.
“Il gestore di Ubik a Trento mi ha chiesto se ero interessato a sostituire la responsabile della libreria di Bolzano che aveva lasciato il posto. Ho accettato”. Marcello è partito per l’Alto Adige, mentre Irene appena sistematasi a Trieste non ha potuto seguirlo. Landi non nasconde le difficoltà: “A Bolzano ho vissuto da solo, prima al Kolping, poi in un piccolo appartamento di 28 mq a prezzi bolzanini. Era il febbraio 2014, Irene mi ha raggiunto due anni dopo. Nel 2019, dopo vent’anni che stavamo insieme, le ho chiesto di sposarmi”. La “santa” ha accettato.
Marcello Landi in una foto di Gilberto Cavalli
La nuova libreria Cappelli.
Al di là delle vicende personali, Marcello Landi ammette di essere arrivato a Bolzano già con l’idea di aprire una propria libreria, ma, per vari motivi, ha dovuto aspettare nove anni. “In Alto Adige i costi di gestione sono altissimi, a partire dagli affitti. Così ho dovuto attendere l’occasione giusta, che è capitata solo nel 2023”.
Aprire una libreria a Bolzano nel 2023 è decisamente un’impresa. Marcello non nasconde o non riesce a nascondere la propria perplessità nell’intraprendere un’azione di cui sono evidenti le difficoltà, tanto da interrompere l’intervista per smettere di dare risposte per fare una domanda. “Ma tu pensi che sia un folle ad aprire una libreria?”. La risposta, affermativa, richiede, però alcune precisazioni. In Italia si leggono sempre meno libri e i due anni di Covid hanno dato il colpo di grazia a centinaia di librerie indipendenti. Chi decide di aprirla oggi non può farlo a cuor leggero, serve qualcuno che sappia coniugare la follia dell’impresa con una perfetta conoscenza del mercato editoriale. Qualcuno che sappia perfettamente a cosa va incontro e proprio per questo ci si butta con tutto se stesso. Insomma, se qualcuno può farcela è Marcello Landi perché ha tutto quel che serve per riuscire nell’impresa.
Al “varo” della Nuova Libreria Cappelli mancano pochi giorni, ma non servono troppi sistemi di sicurezza. L’imbarcazione dovrà affrontare una grande bonaccia, non un mare in tempesta e il “capitano” Landi lo sa benissimo. “Io amo tutto della libreria. Mi piace il rapporto con i clienti e con i libri, con i lettori e con gli scaffali. All’inizio sarò da solo perché non posso permettermi dipendenti, ma credo ne valga la pena. Poi, in Italia il mercato dei libri non può andare in crisi. E’ troppo piccolo, non ha alti e bassi come quello tedesco. E’ un mare poco agitato”.
Per sua fortuna, non mancano quelli che vedono “la Nuova libreria Cappelli” come una scialuppa di salvataggio. Attorno all’impresa di Marcello Landi si è, infatti, formata una piccola comunità che l’ha aiutato come poteva già nelle fasi di avviamento. Altri saranno presenti alla tre giorni di inaugurazione per una maratona letteraria di sostegno, altri ancora non vedono l’ora di salire a bordo. il varo è previsto per giovedì 8 giugno, il programma completo lo trovate qui sotto.
Massimiliano Boschi
Immagine di apertura di Gilberto Cavalli