Date un Orlinski a Bolzano (appunti da Miami Beach)
Gli orsi e i lupi ululanti di Richard Orlinski hanno la bocca spalancata: non sono aggressivi ma reclamano attenzione, vogliono far capire a noi umani che ci sono e vanno tenuti in giusta considerazione. Starebbero bene in piazza Walther, come ideale contrappunto a una qualsiasi prima pagina della Dolomiten. E invece li vedo, li gusto, vicino al Tropico del Cancro.
In effetti è strano, forse addirittura un po’ patologico, passeggiare per Lincoln Road, tempio pedonale dell’Art Decò a Miami Beach, e pensare a Bolzano. Non è nostalgia, è piuttosto un pensiero che rasenta l’invidia. Altro che cani col ciuccio e giraffe porta lampadari messi a caso. La via, come tutta Miami Beach – una città di 250mila abitanti, non così dissimile da Bolzano – è costellata di opere d’arte: aggregate, contestualizzate, esposte, commercializzate (siamo pur sempre negli Stati Uniti). Ma, sicuramente, facenti parte di un progetto. Così come tutta la città.
Il design del Novecento è il vero tratto unificante della città: gli hotel, le case private frutto dell’esplosione dell’Art Déco sono musealizzate ma fruibili, fanno parte di un progetto complessivo di racconto della città che incrocia storia e arte. Esiste in Italia una città più giovane di Bolzano che potrebbe ripercorrere una via simile?
Un Bolzanism all’ennesima potenza, con un suo museo, le sue mappe, non solo l’idea geniale ma isolata di un gruppo di visionari. E su questo tessuto l’innesto, come su Lincoln Road, dell’arte contemporanea. Contemporanea ma non estemporanea.
Tra le fontane e i giochi d’acqua, gli animali Pop di Orlinski – forse l’artista francese più venduto al mondo – acquistabili in uno store affacciato sulla strip che attraversa tutta Miami Beach, scompaginano la narrazione creando un percorso alternativo ma perfettamente coerente. Sono arrivati in occasione di Art Basel Miami 2022, se ne andranno a breve. Fanno parte di un progetto che tiene assieme business, arte, turismo. Tre ingredienti che esistono anche a Bolzano ma che non dialogano praticamente mai.
(lu.b.)
