Il trenino elettrico dei turisti, nuovo simbolo della città

Sarà capitato anche a voi, confessatelo, non posso essere il solo: siete in ritardo per un appuntamento, perché fate parte di quella minoranza che si sposta a Bolzano non per guardarsi attorno ma per lavorare, e siete incolonnati – con l’auto privata o con il bus, poco importa – dietro a lui, il finto trenino, elettrico però, che porta i turisti da piazza Walther a piazza Gries. Potrebbe essere carico di turisti ma potrebbe, capita, anche essere vuoto. Ai turisti piace, c’è anche una pagina Facebook che pubblicizza servizio e tariffe, sfreccia alla velocità massima di 20 km orari. È attivo anche a Merano e Vipiteno, solo posso immaginare quel brivido di essere in coda dietro di lui prima Bolzano e poi a Merano. Non mi è mai toccato questo privilegio: ma d’altra parte perché sfidare la sorte.

Magari avete un treno in partenza, magari dovete solo raggiungere l’autostrada (esistiamo, sì: siamo i pendolari della Heimat), ma siccome non siete facili all’ira, anzi avete appreso l’arte dello Zen e del vivere in Alto Adige, iniziate a pensare. E a sfruttare quel surplus di attesa in una città in cui peraltro il traffico è solitamente scorrevole, per filosofeggiare.

E concludete che sì, ci meritiamo l’eco-express. In una provincia (è uno dei casi dove mettere la p maiuscola o minuscola è equivalente) dove oltre il 30% del fatturato viene dall’industria ma che sacrifica tutto al dio turismo (spero nessuno la interpreti come blasfemia), meritiamo di ricordarci la nostra vacua inutilità: è giusto stare in coda al trenino, è giusto essere gentili con chi porta molto reddito e poco valore aggiunto a ricchi possidenti alberghieri, a chi spende senza che ciò venga ridistribuito in modo sensato sul territorio (almeno in proporzione ai disagi).

È giusto avere come simbolo della modernità un trenino elettrico, noi che avremo l’alta velocità per Verona chissà quando ma che un giorno all’anno abbiamo gratis i viaggi all’interno dell’Euregio che è una dimensione dell’anima ma non del fatturato. Scusate lo sfogo, era nella penna da un po’. In realtà io ci spero. Ci sono le elezioni a ottobre e potrebbe essere l’occasione per trovare un simbolo unificante: mettiamoci in coda, anche ai seggi, e votiamo il trenino turistico. E poi forza, mancano solo sei mesi ai mercatini di Natale!

(lu.b.)

Foto: pagina Facebook Il Trenino Elettrico di Bolzano

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