Alto Adige: i dati sulla qualità dell'acqua dei laghi balneabili sono online
Alto Adige. I laghi balneabili in provincia di Bolzano sono otto: il lago Grande di Monticolo, il lago Piccolo di Monticolo, Caldaro, Fiè, Costalovara, Tret, Favogna e Varna. “Come ogni anno, da aprile a settembre, nell’ambito dell’attività di monitoraggio viene effettuato mensilmente un campionamento delle acque di balneazione”, spiega Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima. “Quest’anno, grazie ad una stretta collaborazione con la Ripartizione Informatica e Informatica Alto Adige, è possibile visualizzare sul portale Ambiente della Provincia i punti di monitoraggio, i dati rilevati e il giudizio di balneabilità per ogni singolo lago cliccando su una mappa interattiva. Una novità molto utile soprattutto per chi desidera consultare i dati sullo smartphone”, evidenzia Stenico.
Come previsto dal programma di monitoraggio, stabilito e comunicato al Ministero della Salute prima dell’inizio della stagione balneare, vengono rilevati, per ogni punto di prelievo, i parametri ambientali (temperatura dell’aria e dell’acqua, vento, stato del lago ecc.) ed effettuate le analisi dei campioni di acqua per verificare il rispetto dei limiti di legge per i parametri microbiologici, i cosiddetti indicatori di contaminazione fecale. Dal 2019 vengono monitorati ulteriori parametri che riguardano la presenza di cianobatteri, organismi microscopici in grado di produrre tossine. Se la presenza di questi organismi supera il livello d’allerta, la frequenza di campionamento viene aumentata; allo stesso tempo si controlla anche l’eventuale presenza di tossine che può portare ad un divieto di balneazione. L’esposizione dei bagnanti alle tossine prodotte da cianobatteri può dare problemi causando ad esempio sintomi cutaneo-dermatologici e gastrointestinali; particolarmente a rischio sono i bambini piccoli, ma anche gli animali domestici, come ad esempio i cani.
Immagine di apertura: Il lago di Costalovara (foto Venti3)