Alto Adige: approvato il Piano provinciale della mobilità 2035
Alto Adige. La Giunta provinciale ha approvato il “Piano provinciale per la mobilità sostenibile 2035” . Per realizzarlo nella maniera migliore, 5500 altoatesini hanno partecipato al sondaggio online e si sono tenuti sei incontri con i rappresentanti di vari gruppi di interesse, Comuni e Comunità comprensoriali e sono state sondate le esigenze di mobilità degli altoatesini.
La preparazione del “Piano regionale per la mobilità sostenibile 2035” offre ora all’Alto Adige l’opportunità di candidarsi a diversi Fondi europei come il FESR, il FSE ed il FSC. Gran parte dei Fondi europei viene già utilizzata oggi. Entro il 2026, quindi, in Alto Adige saranno utilizzati circa 700 milioni di euro per l’attuazione dell’#AltoAdigePlan. Inoltre, il Piano provinciale per la mobilità sostenibile intende definire la strategia per il raggiungimento degli obiettivi climatici e contribuire alla pianificazione della mobilità inclusiva del futuro.
“Il Piano si concentra su sette questioni fondamentali che dovrebbero contribuire a una mobilità più sostenibile” ha sottolineato l’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider. Il potenziale maggiore è rappresentato dal trasferimento del traffico su rotaia e in bicicletta, motivo per cui, secondo il Piano, la mobilità su rotaia e in bicicletta dovrebbe essere pressoché raddoppiata. Allo stesso modo, cambiare il mezzo di trasporto diventerà ancora più facile grazie al miglioramento degli hub di mobilità. Anche la digitalizzazione svolge un ruolo centrale nel nuovo #AltoAdigePlan. Ad esempio, il pagamento dei trasporti pubblici e la prenotazione di interi pacchetti di mobilità saranno ulteriormente semplificati. Inoltre, la digitalizzazione aiuta a riconoscere e comprendere i flussi di traffico e quindi a controllare e indirizzare meglio questi flussi di mobilità in aree sensibili come le Dolomiti. “Il nostro obiettivo è far sì che l’auto non sia più il mezzo di trasporto numero uno per gli altoatesini”, sottolinea l’assessore. Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, l’attenzione è rivolta alla resilienza. Anche le questioni di trasporto sovraregionali e transnazionali, come l’asse del Brennero, si riflettono nell’#AltoAdigePlan. Ad esempio, l’asse del Brennero diventerà il Corridoio Verde Digitale del Brennero, in modo che le città lungo il corridoio siano meno inquinate.
Immagine di apertura: foto Venti3