Alto Adige, Fitch conferma il rating A (mentre l'Italia è di serie...B)
Dal 2002 la Ripartizione Finanze della Provincia fa valutare la gestione finanziaria provinciale da specifiche agenzie internazionali di rating. Il rating – ovvero una valutazione indipendente della stabilità, della capacità di onorare gli impegni finanziari assunti e delle potenzialità finanziarie – incide profondamente sulla fiducia degli investitori e consente di ottenere condizioni di vantaggio con le banche e gli altri attori economici locali ed internazionali. Oggi l’agenzia Fitch Ratings ha assegnato il rating di lungo termine A della Provincia di Bolzano e ha definito le prospettive stabili. L’outlook stabile conferma quello dello scorso anno ed è un rating di due livelli superiore a quello dell’Italia (BBB+).
“La positiva valutazione completata dalla previsione di stabilità è per noi motivo di grande soddisfazione. Conferma lo stato di salute delle finanze provinciali, l’efficacia della politica economica svolta dalla Provincia e il fatto che le misure a favore di imprese e cittadini vanno nella giusta direzione”, commenta il presidente Arno Kompatscher. Anche in futuro, sottolinea Kompatscher, “la Provincia intende utilizzare le risorse disponibili per investimenti che aumentano la qualità dei servizi pubblici e sostengono l’economia locale: trasporti e viabilità, rete a banda larga, sistema sociale.”
Maggiore spazio di manovra grazie all’autonomia, solidi risultati fiscali, economia stabile, management prudente: sono questi i cardini alla base della valutazione di Fitch Ratings. Il rating A, infatti, riflette l’alto grado di autonomia finanziaria della Provincia, sostenuto da solidi risultati di bilancio insieme a robusti indicatori socio-economici e a un debito molto basso. Le prospettive rimangono buone in virtù delle aspettative di Fitch di stabilità dei risultati finanziari. Il rapporto sottolinea i risultati della Provincia nel 2015 con un margine operativo di circa il 30% delle entrate, i positivi risultati fiscali e il continuo controllo dei costi. “In questi anni abbiamo saputo fronteggiare la difficile congiuntura con misure concrete per rafforzare i conti pubblici e l’Alto Adige, compresi gli sgravi fiscali”, aggiunge Kompatscher. In questo ambito rientrano la no tax area sull’addizionale IRPEF e gli interventi su IMI e IRAP a favore delle aziende.
Guardando agli sviluppi futuri, Fitch si aspetta nel medio termine una crescita media delle entrate di circa 1% su base annua, supportata da un miglioramento della base imponibile parzialmente compensata dal rafforzamento delle agevolazioni fiscali. Considerato il tasso di disoccupazione al 3,8% nel 2015, Fitch prevede che il PIL altoatesino possa migliorare di circa l’1% nel 2016 (0.8% nel 2015), trainato dall’industria manifatturiera e dall’export. Un PIL pro capite che già oggi è circa il 145% della media europea e rende l’Alto Adige una delle più ricche regioni in Italia e in Europa. Infine l’agenzia di rating valuta che la Provincia mantenga una gestione del bilancio prudente, con uno stretto controllo sul debito dei Comuni e delle partecipate.
Comunicato stampa in inglese e altre informazioni disponibili sul sito http://www.fitchratings.com