Coltivatori diretti, 500 euro all'anno dalla Regione per la previdenza complementare
La giunta della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol ha approvato lo stanziamento di 500 euro all’anno, fino al pensionamento, a sostegno della previdenza complementare dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni, nonché dei loro familiari coadiuvanti, iscritti alla rispettiva gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dell’Inps, operanti in aziende zootecniche che si trovano in condizioni particolarmente sfavorite secondo i criteri stabiliti dalle due Province autonome.
Lo prevede uno degli articoli approvati nel disegno di legge di assestamento del bilancio di previsione approvato nell’ultima seduta della giunta regionale su proposta del vicepresidente regionale, e presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, che va ad eliminare la durata decennale del contributo attualmente prevista. Il contributo sarà versato nella forma di previdenza complementare e le due Province autonome potranno beneficiare di un aumento di 100 mila euro a testa per l’erogazione della prestazione.
“La richiesta deriva in particolare dal patronato di categoria che fa presente quanto le aziende zootecniche che si trovano nelle predette condizioni sfavorite, stiano attraversando una fase estremamente difficile – ha spiegato Kompatscher – legata all’aumento dei costi delle materie prime e dei beni industriali, in particolare con riferimento al settore energetico e ad altre congiunture sfavorevoli legate al mercato. È importante che soprattutto in queste fasi non venga a mancare l’investimento nella previdenza complementare, che è un investimento sul futuro di cui beneficia nel lungo periodo tutto il territorio”.
Attraverso questa misura, spiega la Regione in una nota, si eviterà che percorsi di versamento nella previdenza complementare già avviati da più di un decennio si interrompano a causa del venir meno del contributo.