Classifica Censis, Unibz mantiene il primato tra i piccoli atenei non statali

Un piccolo primato, che si mantiene nel tempo: è quello della Libera Università di Bolzano nella classifica del Censis sulle università italiane. Unibz anche per l’edizione 2023 della ricerca si posiziona al primo posto tra i piccoli atenei non statali, quelli che hanno fino a 5 mila iscritti. Prima posizione che anche negli anni passati Unibz aveva ottenuti (ne tiene traccia il nostro archivio).

«Tra i piccoli atenei non statali, i più numerosi – si legge nel report del Censis –, la Libera Università di Bolzano mantiene la posizione di vertice con un punteggio di 88,6, seguita in seconda posizione dall’Università di Roma Europea (87,8) e in terza posizione dall’Università Roma Link Campus (86,6). Guadagnano due, cinque e tre posizioni, nell’ordine, l’Università degli Studi Internazionali di Roma, con 84,2 punti (+14 punti per l’indicatore Strutture e +19 punti per l’indicatore Comunicazione e servizi digitali), l’Università Campus Biomedico di Roma (82,2) e l’Università di Enna Kore (81,2: +21 punti per l’indicatore Comunicazione e servizi digitali), posizionate al quarto, quinto e sesto posto in graduatoria. Avendo perso quattro posizioni rispetto allo scorso anno, Liuc-Università Cattaneo (80,8) si colloca settima tra i piccoli atenei non statali, prima dell’Università di Milano San Raffaele (78,6), dell’Università Lum-Degennaro (75,8) e dell’Università della Valle d’Aosta (71,8), rispettivamente in terzultima, penultima e ultima posizione».

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