Aliquote IMI, c'è lo sconto per gli affitti turistici. Cna: «Schiaffo agli artigiani»
L’IMI – Imposta Municipale Immobiliare istituita nel 2014 dalla Provincia autonoma di Bolzano – divide affittacamere e artigiani. La giunta provinciale ha accolto la richiesta di südtirol privat, l’associazione degli affittacamere privati, riducendo il limite superiore dell’aliquota dal precedente 20-50% a un più favorevole 15-25% per gli affitti turistici. Ogni comune ha poi la possibilità di definire autonomamente l’aliquota all’interno di questi limiti.
Secondo Esther Mutschlechner-Seeber, presidentessa di südtirol privat, «i precedenti piani prevedevano un aumento del carico fiscale a partire dal 2024, che sarebbe risultato talvolta moltiplicato fino a 12,5 volte. Per molti affittacamere questo aggravio sarebbe stato semplicemente insostenibile». Per Mutschlechner-Seeber la riduzione dei limiti dell’aliquota è «un primo passo importante a difesa del turismo di qualità in Alto Adige, caratterizzato da strutture di piccole dimensioni».
Opposta la reazione dell’associazione degli artigiani CNA-SHV Alto Adige, secondo la quale la decisione della giunta darebbe vita a differenze inaccettabili tra le categorie economiche. Per Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV Alto Adige, «i nostri artigiani che usano le proprie aziende per creare posti di lavoro devono fare i conti tutti i giorni con una tassazione sugli immobili produttivi che rimane elevata (1% a Bolzano), mentre chi affitta per una manciata di settimane il proprio immobile sfitto ai turisti ha diritto a una riduzione. Esistono insomma imprenditori e imprenditrici di serie A e di serie B. Senza contare che il tutto si inserisce in un contesto in cui la carenza di case sta diventando un ostacolo allo sviluppo economico».