I rischi della balneazione nei laghi e nei fiumi. I consigli della Protezione Civile
Alto Adige. Pochi giorni fa, i vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano hanno dovuto portare a riva alcuni giovani che erano rimasti bloccati, a causa dell’aumento del livello dell’acqua, su di un isolotto al centro del fiume Talvera a Sud del ponte di Sant’Antonio. Non solo per questo, la Protezione Civile altoatesina ha deciso di fornire alcune raccomandazioni a chi decide di farsi il bagno nei laghi o nei fiumi. Eccole in sintesi: “Osservare i divieti di balneazione locali e informarsi in anticipo su pericoli particolari, non nuotare da soli e non perdere di vista i bambini, non nuotare sotto l’effetto di sostanze psicotrope o dopo il tramonto, non tuffarsi in acque sconosciute e valutare correttamente le proprie forze, fare attenzione alla corrente e alla temperatura dell’acqua, non nuotare vicino a ponti, dighe o briglie.
È inoltre vietato campeggiare sulle rive di torrenti, fiumi o su isole in acque correnti. È inoltre vietato campeggiare sul letto di un torrente, anche se è in secca o l’acqua è scarsa come è avvenuto di recente nella valle Ciamin nel Comune di Tires. Infatti, le condizioni possono cambiare anche in maniera repentina, ad esempio a causa di un temporale o se vengono aperte le paratie, e in questo caso il letto del torrente può diventare una trappola mortale. I gestori delle centrali elettriche devono garantire la sicurezza nel corso inferiore del fiume e segnalare con appositi cartelli il pericolo di rapido innalzamento dell’acqua”.
Nell’immagine di apertura: il lago di Caldaro