Dal Concorso Busoni alle feste (silenziose) fino all'arte che inquieta. Gli eventi di fine agosto
Aspettando la fine del caldo torrido, ecco la nostra arbitraria selezione di eventi e appuntamenti da non perdere a fine agosto, tra musica, arte, libri e feste in piazza.
Un grande classico. Concorso Pianistico Ferruccio Busoni, 64° edizione, fasi finali. È l’appuntamento musicale per eccellenza, che ha visto, negli anni, passare a Bolzano i grandi nomi del panorama pianistico internazionale – per dire, nel 1957 il Premio Busoni fu assegnato all’allora sedicenne Martha Argerich. Il concorso, nato originariamente con l’intenzione di “costituire un ponte musicale tra la cultura italiana e quella tedesca”, è di fatto un ponte tra Bolzano e il mondo. Basti pensare che i 35 concorrenti -selezionati tra ca 600 candidature- hanno superato diversi step di selezione suonando negli Showrooms Steinway & Sons sparsi in tutto il mondo di fronte al pubblico locale, mentre le loro esibizioni sono state rese disponibili in streaming a livello globale (Glocal Piano Project). Inoltre, anche gli utenti online hanno avuto voce in capitolo con il loro voto durante le fasi preselezione.
Tornando a Bolzano, gli appuntamenti del Concorso, che hanno preso il via il 23 agosto (vedi qui per info e biglietti e qui per lo streaming) culmineranno nella finalissima del 3 settembre al Teatro Comunale di Bolzano (ore 10). Per l’occasione, ad accompagnare i candidati e le candidate ci sarà l’Orchestra Haydn di Bolzano, diretta dal noto direttore estone Arvo Volmer. L’evento verrà trasmesso in diretta da RAI 5: “Questo nuovo formato di matinée, nello stile del Concerto di Capodanno della Filarmonica di Vienna, risponde all’esigenza di rendere la finale fruibile in diretta anche al pubblico asiatico, sempre più entusiasta e coinvolto nelle sfide pianistiche del Busoni” spiegano gli organizzatori nel comunicato. (a proposito della passione per la musica che viene dall’oriente, vedi la storia di Rui Ma).
Oltre ad un programma di talk e workshop, il Concorso prevede dei momenti di incontro con il pubblico negli spazi cittadini chiamati “Gallerie dei talenti” in cui studenti e studentesse delle scuole e degli istituti musicali si esibiranno sui pianoforti Steinway & Sons di fronte ai passanti (in Galleria Stella e Galleria Greif il primo settembre dalle ore 17 alle 19 ed il due settembre dalle ore 10 alle 12, ingresso libero).
Succede in piazza.
Shhhhh. Il tipo di discoteca che piace a Bolzano. Cambiamo musica, in tutti i sensi, e facciamo un giro tra le piazze di Bolzano. Sabato 26 agosto in Piazzetta Anne Frank il Consiglio di Quartiere Don Bosco invita, dalle ore 20 alle 23 ad una festa “Silent Disco Party”, in cui si balla ascoltando musica tramite cuffie wireless. Come si intuisce dal nome, la musica è udibile solo da chi indossa le cuffie, così l’ambiente esterno rimane protetto da suoni e volume potenzialmente molesti. La cosa che renderà felici i solerti “vicini-che-chiamano-i-vigili”, un genere molto diffuso a Bolzano. L’entrata alla Silent Disco è gratuita, saranno a disposizione due canali diversi, il canale 1 di Disco Music con Dj Franco B ed il canale 2 con rap/hip hop con Dj Immanuel Carrer.
Il bazar dei libri in Piazza Walther a Bolzano. Foto Ventitré
Libri d’occasione, in Piazza Walter. Guide, saggi, romanzi, libri di cucina e libri per bambini: c’è tempo fino al tre settembre per accaparrarsi le migliori pubblicazioni degli editori altoatesini a prezzi scontati (dai 3 ai 10 euro). Il bazar dei libri nella centrale Piazza Walther di Bolzano è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19. Fino al tre settembre 2023.
L’arte che inquieta.
Ci sono artiste e artisti che utilizzano forme e linguaggi del passato per creare opere raffinate, enigmatiche, inquietanti o persino sconvolgenti. Se il genere piace vi consigliamo tre mostre periferiche, ma solo per la collocazione geografica.
La prima è “The Day before yesterday”, alla Galleria Doris Ghetta, Pontives. Varrebbe la visita anche solo per le opere di un grande come Samorì, ma non solo. “Nelle opere di Teodora Axente, Aron Demetz, Ciprian Mureşan e Nicola Samorì mondi popolati da icone, creature misteriose, simbologie nascoste e riferimenti a immagini del passato e della storia dell’arte si incontrano in un vortice di riferimenti intrecciati tra loro e inestricabili” spiega la Galleria (da lun a ven ore 15-18, sabato su appuntamento fino al 10.09, ingresso libero). Oltre alla collettiva, si può visitare anche la mostra personale di Barbara Tavella Ein Flügelschlag entpuppt meine Körper (fino al 15.10)
Dalle cime alla Bassa. L’artista francese Sophie Eymond (Clamart, Francia, 1991, ha studiato presso la prestigiosa Ecole Boulle di Parigi) ama sperimentare con i materiali -dal gesso al bronzo fino al tessuto e alla paraffina- per creare opere sofisticate, in cui l’eco di candide sculture e della statuaria antica è in dialogo con una dimensione intima e di sottile fragilità.
Sophie Eymond, o.T. (Gipsrelief), foto courtesy of the artist
Dal due al 16 settembre le opere di Eymond saranno presentate al Kunstforum Unterland sotto i portici di Egna, negli spazi di quello che era un antico magazzino per conservare la carne. “Grottesco” il titolo della mostra, inteso come luogo nascosto e segreto e riferito alla sensazione di trovarsi nelle sale della galleria come in una grotta (da mar a sab 10-12, 16-18, ingresso libero).
In carcere. Qualcosa non torna, e pensiamo anche a Rocco Schiavone. Verena Kammerer (Bolzano, vive tra Berlino e l’Alto Adige) realizza disegni a penna biro che raffigurano bambini, coppie e famigliole in posa con pettinature e abiti ottocenteschi, come se fossero pronti per essere ritratti.
Un’opera di Verena Kammerer, foto courtesy of the artist
Sono composti ed eleganti, ma tengono in braccio o hanno addosso animali, anche esotici – e questo mette a disagio. Per spiegare la sensazione ci concediamo una breve divagazione: chi conosce la figura del vicequestore di Aosta reso celebre dai romanzi di Antonio Manzini, Rocco Schiavone (ne abbiamo parlato qui), sa che il protagonista spesso gioca ad associare le persone che incontra ad un animale, in base alla fisionomia e alle fattezze fisiche. Nei disegni di Kammerer c’è qualcosa di simile, ma la surreale associazione umano -animale sembra rimanere tutta su un piano psichico, interiore, in cui gli animali sono una componente, più o meno gradita, del sé. E’ evidente che siamo nei territori di quell’unheimlich, il perturbante descritto da Freud e riferimento di tanta cultura mitteleuropea.
Le opere di Verena Kammerer sono in dialogo con i dipinti di Knut Köhler negli affascinanti spazi della Galleria Le Carceri di Caldaro, (appunto le antiche carceri del paese) dal 25 agosto al primo ottobre 2023. La mostra è visitabile da martedì a domenica con orario 10.30-12, 17-19, ingresso libero.
Caterina Longo
Immagine in apertura: Dina Ivanova-Hyelee Kang Foto Tiberio Sorvillo / Concorso Busoni.