Allargate le competenze del "Gruppo tecnico operativo per gli orsi"

Fauna selvatica. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato delle linee guida in merito, che il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia e il Veneto hanno adottato, elaborando anche un piano di gestione insieme all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Questo piano prevede numerose misure, tra cui l’istituzione di un Gruppo tecnico operativo per gli orsi. La decisione di istituirla è stata ora rivista e la Giunta provinciale ha deciso di ampliare  l’area di intervento del Gruppo tecnico operativo per gli orsi anche “agli animali da reddito diventati selvatici”. Il Gruppo tecnico operativo grandi predatori è composto da veterinari, responsabili delle misure di stordimento e degli aspetti medico-veterinari, dal nucleo tecnico per la fauna selvatica e dal nucleo sicurezza. “Questo Gruppo operativo è composto da esperti comprovati: persone con competenze nella gestione tecnica della fauna selvatica, nella medicina veterinaria, nell’uso di apparecchiature per l’anestesia e nell’uso sicuro delle armi”, spiega l’assessore Schuler. Il PACOBACE e il piano di gestione sono coordinati dall’Ufficio caccia e pesca della Ripartizione provinciale foreste. I componenti del Gruppo tecnico operativo grandi predatori saranno nominati dai rispettivi direttori di Ripartizione, ma, allo scopo di tutelarli, non saranno resi noti. Ci saranno servizi programmati, ma anche servizi su chiamata soprattutto per il nucleo sicurezza per operazioni non programmate.

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