Elezioni Alto Adige 2023: il sistema elettorale, l'assegnazione dei seggi

Elezioni provinciali 2023. Il 22 ottobre si vota in Alto Adige per l’elezione del nuovo Consiglio Provinciale. Saranno eletti trentacinque consiglieri provinciali, che ricopriranno automaticamente anche la carica di consigliere regionale. Il/La Presidente della Provincia non viene eletto direttamente dal popolo, ma dal Consiglio provinciale fra i propri componenti, con votazione per appello nominale e a maggioranza assoluta, nonché sulla base di una dichiarazione di governo, che comprende anche il numero dei componenti della Giunta provinciale. Con la legge provinciale 19 settembre 2017, n. 14, è stata introdotta una legge elettorale organica, che assorbe le leggi tecniche di volta in volta emanate nel corso delle precedenti legislature. In nessuna lista di candidati un genere (uomo/donna) potrà essere rappresentato in misura superiore ai 2/3 dei candidati complessivamente indicati nella lista.
Il numero minimo di persone candidate in lista è pari a 12, il numero massimo è pari a 35.
Anche in questa tornata elettorale è previsto il voto per corrispondenza per i/le residenti all’estero e per gli elettori/le elettrici temporaneamente dimoranti fuori provincia, che ne facciano richiesta.
La composizione della Giunta provinciale – organo di governo – deve rispecchiare la proporzione dei generi (uomo/donna) esistente in Consiglio provinciale al momento della sua costituzione, dopo la proclamazione delle persone elette.

La Giunta sarà composta da almeno 7 ed al massimo 10 persone, oltre al/alla Presidente. Per ricoprire la carica di Presidente o assessore è stato fissato il limite temporale di 15 anni oppure di tre legislature consecutive, cui dovrà seguire necessariamente una pausa di almeno 4 anni.
Per eleggere il/la Presidente della Provincia i singoli partiti o raggruppamenti politici devono presentare, oltre alla candidata o candidato prescelto, una dichiarazione di governo. È previsto inoltre l’istituto della sfiducia costruttiva, che, insieme alla mozione di sfiducia, prevede la possibilità per il Consiglio provinciale di eleggere una candidata o un candidato alternativo al/alla Presidente in carica, approvando un programma alternativo di governo.
Il tetto alle spese per la propaganda elettorale ammonta a 30.000 euro a candidato/candidata.

Sistema elettorale
Il Consiglio provinciale è eletto con sistema proporzionale e a suffragio universale diretto e segreto.

Assegnazione dei seggi
Per l’assegnazione del numero di consiglieri a ciascuna lista, si divide il totale dei voti validi riportati da tutte le liste per il numero dei consiglieri, con l’aggiunta di due, ottenendo così il quoziente elettorale. Nell’effettuare la divisione si arrotonda l’eventuale parte frazionaria all’unità superiore. Ad ogni lista sono attribuiti tanti seggi quante volte il quoziente elettorale risulta contenuto nella cifra elettorale (ossia, la somma dei voti validi) della lista stessa.
Se, con il quoziente elettorale calcolato come sopra, il totale dei seggi da attribuire alle varie liste supera il numero previsto di consiglieri provinciali, le operazioni si ripetono con un nuovo quoziente elettorale ottenuto diminuendo il divisore di una unità.
Se, dopo il primo riparto, risultassero seggi non attribuiti, l’Ufficio elettorale centrale sceglie, tra le cifre dei voti residui di tutte le liste, le più alte, in numero uguale ai seggi rimasti da assegnare (seggi residui) e attribuisce un ulteriore seggio a ciascuna delle liste alle quali appartengono tali cifre dei voti residui. A parità di cifre dei voti residui il seggio è attribuito alla lista che ha la maggiore cifra elettorale e, in caso di ulteriore parità, per sorteggio. A queste operazioni partecipano anche le liste che non hanno raggiunto il quoziente elettorale intero.

Quota ladina in consiglio provinciale
L’Ufficio elettorale centrale: dispone in una graduatoria, in ordine decrescente secondo la cifra individuale, tutti i candidati e le candidate appartenenti al gruppo linguistico ladino, a prescindere dalla lista di appartenenza; in caso di parità di cifra individuale è collocato prima il candidato più giovane.
Al candidato appartenente al gruppo linguistico ladino che ha ottenuto la più alta cifra elettorale individuale, ma che non risulta eletto è assegnato in ogni caso un seggio. Tale candidato viene a prendere il seggio di colui che, sulla base della graduatoria delle cifre individuali, dovrebbe essere l’ultimo degli eletti della lista di appartenenza.
Nel caso in cui a nessuna lista con un candidato appartenente al gruppo linguistico ladino venga attribuito un seggio, viene assegnato un seggio al candidato di questo gruppo linguistico che ha ottenuto la più alta cifra individuale.
Tale seggio viene individuato, in deroga alle cifre elettorali di lista, nel modo seguente e sottratto alla corrispondente lista:
nel caso in cui tutti i seggi fossero stati assegnati nel primo riparto il seggio assegnato alla lista con la più bassa cifra elettorale di lista, oppure
nel caso in cui sia stato effettuato un secondo riparto dei seggi sulla base delle cifre dei voti residui, il seggio assegnato sulla base della cifra dei voti residui più bassa.

 

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