La nuova "cabinovia delle mele" firmata Leitner per un trasporto ecologico e sostenibile

Oltre 400 mila: tante sono le tonnellate di mele all’anno prodotte a Predaia, in Val di Non, in provincia di Trento. Qui sorge il centro visite MondoMelinda e il più grande centro di lavorazione “Cocea”. Poco sopra, nelle miniere del Rio Maggiore, sono state create delle cavità dall’estrazione della roccia dolomitica. In queste gallerie sotterranee di raffreddamento (celle ipogee), Melinda ha realizzato l’unico impianto al mondo per la conservazione della frutta. Le mele sono conservate in un ambiente asciutto e controllato in questi tunnel lunghi 15 chilometri, protetti dalla roccia a 300 metri di profondità.

Foto courtesy Leitner

Attualmente, le mele vengono ancora trasportate con i camion dal centro di lavorazione di Cocea ai magazzini sotterranei in quota, dove vengono poi trasportate con dei trattori. Con la nuova funivia realizzata dall’altoatesina Leitner, in futuro il trasporto sarà molto più ecologico (una riduzione delle emissioni di CO2 pari all’80%). Dal punto di vista tecnico, la funivia sarà un impianto monofune ad agganciamento automatico con 11 sostegni (di cui 6 in galleria) della lunghezza di 1300 metri e dislivello di 87 metri, capace di trasportare ogni ora 460 contenitori impilabili (i cosiddetti “bins”), alla velocità di 5 metri al secondo. Partirà dalla sala di lavorazione di Predaia e arriverà fino alla Miniera di Rio Maggiore, all’interno delle cave realizzate per estrarre la roccia dolomia. Qui il suo percorso proseguirà per altri 430 metri all’interno di una galleria per raggiungere le celle ipogee: un “frigorifero naturale” a temperatura controllata nel cuore delle Dolomiti che già oggi permette di risparmiare il 30% di corrente elettrica rispetto a un magazzino tradizionale, evitando peraltro di dover costruire nuovi edifici in superficie.  Grazie all’installazione di tapparelle elettriche sulle cabine, che si aprono e si chiudono automaticamente una volta giunte le cabine in stazione, le operazioni di carico e scarico sono completamente automatiche e non richiedono assistenza manuale.   In totale, il sistema richiede un solo dipendente, che è responsabile del monitoraggio del buon funzionamento e del controllo del sistema. Nella stazione terminale della funivia sarà integrato anche un montacarichi alto 26 metri con una capacità di carico di una tonnellata, che collegherà i due livelli dei magazzini e sarà dotato di un sistema di carico e scarico completamente automatico.

La “funivia delle mele” permetterà cosi di evitare 6.000 viaggi di tir su gomma, per un totale di 12.000 chilometri l’anno, con una significativa diminuzione delle emissioni di CO2 nella valle.  In questi giorni si sta completando l’installazione del montacarichi, mentre l’avvio dei lavori di costruzione della funivia è atteso per marzo del prossimo anno, con consegna prevista per agosto, giusto in tempo per l’inizio della raccolta delle mele. Il progetto ha comportato un investimento complessivo pari a 10 milioni di Euro, in parte finanziato da fondi del PNNR.

Immagine in apertura: la nuova “funivia delle mele” firmata Leitner

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