A Bolzano convegno internazionale sulle funivie
Oltre trenta relatori, tre giornate fitte di appuntamenti, 300 delegati da 28 Paesi diversi. Questi i numeri del congresso promosso dall’Organizzazione internazionale trasporti a fune (Oitaf) in collaborazione con l’Eurac, che si terrà a Bolzano dal 6 al 9 giugno. Il focus dell’evento, che è stato presentato stamani alla stazione a valle della Funivia del Renon, è il tema “Funive – trasporto ed emozione”. «I trasporti a fune – ha detto l’ assessore alla mobilità Florian Mussner – giocano un ruolo sempre più importante per centrare l’obiettivo di diventare una regione modello per quanto riguarda la mobilità sostenibile nell’arco alpino. Trovo molto importante che a sessant’anni dal primo appuntamento di questo genere che si tenne a Roma, e poi in città come Parigi, Roma e San Francisco, Bolzano, città delle funivie, ospiti un così importante congresso. Il capoluogo ha gli impianti del Renon, di San Genesio e del Colle, e nel resto della Provincia sono ben 370».
Il primo seminario internazionale si svolse nella capitale nel 1957, e due anni più tardi fu fondata l’Oitaf, che riunisce in un’unica organizzazione le tre categorie che operano nel mondo funiviario, ossia gli esercenti o gli imprenditori funiviari, i costruttori di impianti a fune e le autorità di sorveglianza. «Dopo Rio de Janero nel 2011 – ha detto Martin Leitner, presidente dell’Oitaf – il congresso, grazie al sostegno della giunta provinciale, arriva dunque a Bolzano. Si tratta di un importante momento di confronto sui trasporti a fune nelle zone montane ma anche nelle aree urbane». Nel congresso saranno approfonditi temi come la capacità di trasporto, il comfort, l’architettura e la tecnica. Il titolo dell’imminente congresso funiviario internazionale, “Funivie – Trasporto ed Emozione”, descrive due caratteristiche importanti dei sistemi di trasporto a fune: non solo consentono alle persone di spostarsi da un luogo all’altro, ma viaggiando sospesi sopra città e paesaggi di montagna possono anche regalare ai passeggeri vere e proprie emozioni.
«Per quanto riguarda i contenuti – ha spiegato il direttore dell’Ufficio funivie Markus Pitscheider – il congresso si concentrerà sul tema “Impianti a fune in ambito urbano e turistico”, ma anche sulle tendenze e sulle sfide dell’esercizio funiviario nei tradizionali mercati invernali». Le funivie, infatti, vengono impiegate sempre più anche come mezzo di trasporto nelle città. Metropoli come La Paz, Singapore, Rio de Janeiro e Medellin, per esempio, le utilizzano già con successo per il trasporto urbano, anche in alcune città europee, come Berlino e Londra, sono state realizzate e in altre si stanno progettando soluzioni di trasporto a fune. Al congresso interverranno rappresentanti di varie città per illustrare le loro esperienze.
L’Alto Adige come sede del congresso degli esperti del settore funiviario costituisce una scelta ovvia, essendo le Dolomiti una delle destinazioni sciistiche più famose al mondo, con oltre 30 località sciistiche, più di 1000 chilometri di piste e circa 370 impianti a fune con una capacità di trasporto di oltre 500.000 persone. In Alto Adige il trend degli impianti a fune per i collegamenti da valle a monte ha avuto inizio già nei primi anni del XX secolo: nel 1908, infatti, entrò in funzione a Bolzano la prima funivia al mondo abilitata al trasporto pubblico di passeggeri.