A22, dal Cipe via libera alla concessione
Dopo una lunga trattativa la svolta è arrivata: il Comitato interministeriale per la pianificazione economica (CIPE) riunito mercoledì 15 maggio a Roma ha approvato l’accordo per la gestione pubblica dell’Autostrada del Brennero. Nelle prossime settimane verrà firmato il contratto, dopodiché la gestione dell’infrastruttura passerà per 30 anni in capo a una società inhouse a partecipazione interamente pubblica. La maggioranza delle azioni della società sarà infatti detenuta dalla Regione Trentino-Alto Adige e dalle Province di Bolzano e di Trento. Il presidente della Provincia di Bolzano, che ha preso parte oggi all’incontro anche in qualità di presidente della Regione e di negoziatore per conto dei soci pubblici dell’Autostrada del Brennero, ha definito la decisione del Comitato interministeriale un “grande successo”. Il presidente altoatesino ha parlato di una decisione pionieristica che consente alle autorità pubbliche non solo di assumere a livello nazionale un ruolo guida nelle politiche per la mobilità sostenibile, con l’introduzione della tariffa ambientale, ma anche finanziare le tratte di accesso al BBT.
Asse del Brennero, tutte le opere
“Ai 700 milioni di euro già accantonati dalla società per le opere ferroviarie e le tratte d’accesso del Tunnel di Base del Brennero, si aggiungerà un altro miliardo di euro per lo stesso scopo, per un totale di 1,7 miliardi di euro in 30 anni quale contributo territoriale alla realizzazione delle opere complementari al tunnel. Anche questo è un contributo alla sostenibilità sull’asse del Brennero, poiché il BBT è una precondizione per il trasferimento del traffico su rotaia” ha detto il presidente della Provincia. “Siamo riusciti a far valere tutte le richieste che avevamo avanzato negli ultimi mesi a vari livelli” ha aggiunto il presidente della Provincia. L’accordo prevede per i prossimi 30 anni investimenti sul territorio pari a 4,1 miliardi di euro per migliorare il corridoio di trasporto tra Brennero e Modena.
Il pacchetto di infrastrutture comprende la terza corsia dinamica tra Bolzano Nord e Verona (oltre un miliardo), la terza corsia tra Verona e Modena (740 milioni) e il sistema viario Bassa Atesina-Bolzano (contributo di 200 milioni). Sono inoltre previsti la costruzione di nuove barriere antirumore lungo tutto il tratto autostradale (230 milioni di euro), nonché sostanziali interventi di rifacimento delle stazioni autostradali e dei centri di servizio (100 milioni) e delle aree di servizio (170 milioni). Saranno inoltre effettuati investimenti per il risanamento di cavalcavia (250 milioni), la realizzazione di parcheggi e autoparchi (70 milioni) e la manutenzione straordinaria di viadotti e opere d’arte (430 milioni). La tariffa ambientale, che ha avuto oggi il via libera, sarà utilizzata per migliorare l’infrastruttura intermodale, compresa la costruzione degli interporti di Isola della Scala nei pressi di Verona, Trento e quello fluviale di Valdaro in provincia di Mantova (250 milioni di euro in totale).