A22, accordo fra Stato e Trentino-Alto Adige sul comitato paritetico
Un compromesso. Raggiunto in una visita dei governatori di Trentino e Alto Adige a Roma. Il comitato paritetico che gestirà l’accordo su Corridoio del Brennero non avrà un presidente con diritto di veto (doppio voto). Un successo per la delegazione del Trentino-Alto Adige: il presidente, infatti, sarà scelto fra i tre membri del comitato indicati dal Governo. Il diritto di veto avrebbe di fatto messo la compagine governativa in maggioranza rispetto ai 3 membri del Trentino – Alto Adige. «Un clima positivo e di grande collaborazione ha permesso di sciogliere gli ultimi nodi importanti sulla futura gestione dell’A22, ribadendo come il Comitato di indirizzo sul Corridoio del Brennero sarà gestito secondo una logica paritaria fra Stato, Regioni e Province autonome». Questo il commento che i presidenti dellle Province di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, hanno espresso al termine dell’incontro di giovedì 8 novembre a Roma, con il ministro alle infrastrutture ed ai trasporti, Danilo Toninelli. Insieme a loro anche i presidenti del Veneto, Luca Zaia e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Tema della riunione il ruolo del Governo nella gestione delle tratte autostradali ed in particolare la rilevanza dei rappresentanti dello Stato nel comitato paritetico di 6 membri (tre governativi, tre dei soci pubblici territoriali) chiamato a presidiare l’accordo quadro sul Corridoio del Brennero al cui interno è ricompreso l’affido diretto della gestione di A22.
Il ministro Toninelli ha rassicurato che le decisioni strategiche saranno prese dal Comitato a maggioranza, senza quindi nessun diritto di veto da parte del presidente, che non avrà pertanto la possibilità di un doppio voto, come ipotizzato in precedenza. Oltretutto, nella scelta del presidente, che sarà indicato dalla terna di nomina ministeriale, è garantita una interlocuzione con i territori per individuare la figura più rappresentativa. Massima condivisione dunque per la gestione dell’autostrada e disponibilità anche a rivedere, al fine di chiarire meglio alcuni aspetti giuridici, la bozza di accordo di cooperazione interistituzionale sul Brennero, che una volta modificata sarà inviata nuovamente a Bruxelles per l’approvazione definitiva. Infine, i governatori hanno registrato la disponibilità del ministro anche alla realizzazione di alcune opere viarie connesse all’A22, a Bolzano e a Trento, opere di grande importanza strategica. All’incontro ha partecipato anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.