Abbattimento KJ2: parte il boicottaggio del Trentino
«Non andrò mai più in Trentino», «Boicottiamo i loro prodotti», fino agli appellativi ben più pesanti: «Assassini». In poche ore i social network si sono riempiti di sdegno per l’abbattimento di KJ2, l’orsa che sabato sera, dopo quasi un mese di caccia, è stata uccisa sul Bondone dal Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento. Benché l’episodio ricordi da vicino, soprattutto per le reazioni, quello dell’orsa Daniza, questa in realtà è la prima volta che viene abbattuto un orso volontariamente in base all’attuazione dell’ordinanza emessa dal presidente della Provincia per garantire la sicurezza delle persone. Nel caso di Daniza infatti l’uccisione fu un «errore» dovuto a una dose troppo alta di sedativo.
Abbattimento KJ2: il comunicato di Trento
L’abbattimento – informa la Provincia di Trento – «è stato possibile grazie alle precedenti attività di identificazione genetica e successiva cattura e radiocollarizzazione ai fini della riconoscibilità dell’animale. Il documentato indice di pericolosità dell’esemplare, culminato nel ferimento di due persone, ha richiesto l’attuazione dell’ordinanza nel più breve tempo possibile». L’abbattimento di KJ2 è avvenuto nell’area del Bondone, vicino al monte Cornetto dopo un lungo appostamento quando KJ2 finiti i violenti temporali di quei giorni è uscita del bosco. I suoi due cuccioli, che erano rimasti all’interno del bosco, sono scappati. Assieme alle proteste sul web si è scatenata anche l’ironia per le difficoltà trentine nella gestione della situazione orsi.
Abbattimento di Kj2: le conseguenze per l’Alto Adige
La rivolta del web, che probabilmente come avvenuto per Danizam avrà una coda lunga di proteste e boicottaggi da parte degli animalisti, rischia di avere una paradossale ricaduta positiva sull’Alto Adige destinato suo malgrado ad accogliere chi «abbandonerà» il Trentino. Ricaduta positiva, va detto, del tutto casuale rispetto al tema della gestione degli orsi. Le segnalazioni degli orsi in provincia sono dovute a esclusivi sconfinamenti di orsi trentini, principalmente sul versante meridionale della Val Venosta e in quello occidentale della Bassa Atesina (vedi la mappa di orsi e lupi in Alto Adige), quindi ai confini con la Val di Non e l’area del Parco Nazionale dello Stelvio.
Ultimamente però un orso è stato avvistato addirittura sull’altopiano del Renon, zona altamente popolata e turistica facendo supporre che l’orso, proveniente sempre dal Trentino, abbia percorso un bel tratto di strada, attraversando la valle dell’Adige indisturbato. La Provincia Autonoma di Bolzano, sul tema ha avviato una campagna di sensibilizzazione per evitare situazioni di pericolo che portino a «crisi» come quella in atto in Trentino. Ecco quindi cosa fare se si avvista un orso.