Aeroporto, servirà più a turisti (e uomini d'affari) altoatesini che al turismo altoatesino
“Aeroporto di Bolzano: una grande opportunità”. Il titolo del comunicato ufficiale che ha fatto seguito alla conferenza stampa in cui la Giunta Provinciale ha espresso la propria idea sullo scalo locale rischia di essere un tantino fuorviante, soprattutto in tempi di campagna referendaria. Perché, nell’occasione, il presidente della Provincia Arno Kompatscher si è concentrato soprattutto sui limiti e su obiettivi tutt’altro che “mirabolanti”: “Abbiamo chiari obiettivi e chiari limiti – ha spiegato il Landeshauptmann – l’aeroporto non può costare più di tanto e ci deve essere un risultato legato al numero di passeggeri, se non si raggiunge quel numero termina il finanziamento. Altri limiti riguardano gli aspetti negativi, tra cui l’impatto ambientale. Vogliamo un piccolo aeroporto regionale, non un aeroporto come Francoforte. Non ci saranno voli notturni e pensiamo ad uno scalo che serva soprattutto ai nostri cittadini che magari vogliono fare le ferie in Sicilia, Croazia e Slovenia”.
Insomma chi si aspetta che l’aeroporto scarichi masse di turisti sul Sudtirolo si metta l’animo in pace. Non sarà così. Lo dimostrano gli stessi numeri dichiarati in conferenza stampa: “Riguardo agli obiettivi di sviluppo, a partire dal 1° gennaio 2022 l’aeroporto dovrà raggiungere un numero minimo di 170mila passeggeri l’anno e non potrà superare la categoria 2C (con pista non superiore ai 1.462 metri). L’attività di volo nell’arco della giornata va dalle 6 alle 23 per i voli di linea, vietati i voli notturni. Riguardo al contributo pubblico, dal 2017 la Provincia potrà sostenere la gestione dell’aeroporto con finanziamenti annui fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, e dal 2022 fino a un massimo di 1,5 milioni di euro, nel rispetto della normativa UE. Se però nel 2022 gli obiettivi di sviluppo non saranno raggiunti, il finanziamento della Provincia sarà sospeso. “Il finanziamento si intende all inclusive” e comprende gli investimenti, senza ulteriori contributi della Provincia”.
La Provincia, quindi, stanzierà una cifra piuttosto ridotta (per il trasporto pubblico nel suo complesso vengono spesi 50 milioni l’anno) e si immagina di raggiungere 170.000 passeggeri annui nel 2022, ovvero 465 passeggeri al giorno, un solo Freccia Argento, per capirci, può ospitare 432 persone, tutte a sedere. E l’aeroporto di Parma, il trentunesimo nella classifica del traffico passeggeri, ne ha movimentati 185.000 nel 2015. (Qui un articolo al riguardo)
Certo, 176.000 passeggeri è l’obbiettivo minimo da qui a cinque anni, ma è evidente che l’aeroporto di Bolzano, “un piccolo aeroporto regionale”, influenzerà pochissimo sul numero degli arrivi turistici in Alto Adige (visto che sono circa 5 milioni l’anno). Piuttosto, come spiegato dallo stesso Kompatscher: “Potrà essere utilizzato dai nostri cittadini che magari vogliono fare le ferie in Sicilia, Croazia e Slovenia”. Servirà più a portare altoatesini in giro per il mondo che a portare turisti qui.
Massimiliano Boschi