Affitti Alto Adige, ecco quanto si spende
Il 30% del reddito familiare, non di più. A questa percentuale deve ammontare la spesa per i costi legati alla casa secondo la maggioranza dei lavoratori dipendenti dell’Alto Adige. L’attuale Barometro IPL (che quattro volte all’anno rileva il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini) ha chiesto tramite sondaggio telefonico a 500 lavoratori quanto sono disposti a spendere per l’abitare. Quasi la metà (48%) ha dichiarato che la propria soglia di tolleranza si colloca al 30% del reddito. Per il 21% degli intervistati in tema di affitti Alto Adige viene invece raggiunta già ad una quota inferiore del reddito (20%), mentre per il 19% sarebbe tollerabile spendere fino al 40% del reddito. Il restante 12% è pronto a spendere la metà o più del proprio reddito per i costi relativi all’abitare. È importante tener presente come la distribuzione nelle risposte non cambi a seconda che l’intervistato abiti in affitto o in una casa di proprietà.
«Riteniamo molto importanti i risultati dell’indagine perché rendono comprensibile, attraverso i numeri, cosa voglia dire ‘abitare economicamente sostenibile’ per i lavoratori dipendenti altoatesini – afferma la Presidente dell’IPL Christine Pichler –. È un chiaro segnale alla politica di quali siano gli indirizzi da seguire nella nuova stesura delle leggi territorio e paesaggio nonché edilizia abitativa agevolata».
Affitti Alto Adige, per la casa se ne va il 40% dei redditi medio-bassi
Quanto spendono effettivamente gli altoatesini per abitare? Uno studio dell’Astat del 2015 mette in relazione le spese per l’abitare con il reddito disponibile. «Se si considera la parte della popolazione che paga un affitto o un mutuo, la spesa per la casa in media incide per il 23% del reddito disponibile» afferma il collaboratore IPL Friedl Brancalion. Bisogna però sottolineare come le famiglie economicamente deboli debbano spendere, per l’alloggio, una quota del proprio reddito maggiore rispetto alle famiglie più benestanti. Continua Brancalion: «In media le famiglie con reddito annuo inferiore a 25mila euro spendono il 40% delle loro entrate per la casa. Viceversa la quota di reddito diminuisce al 21% per le fasce di popolazione più abbienti». Le classi di popolazione economicamente più deboli devono quindi fronteggiare una spesa per l’alloggio che supera sensibilmente il limite di sopportazione indicato dalle risposte all’indagine del Barometro IPL.