Agriturismo, il primo congresso mondiale sarà a Bolzano
Circa 3.000 delle 20.000 aziende agricole altoatesine offrono anche servizi turistici. Una tale proporzione non ha uguali in altre parti del mondo. Dai masi di montagna con allevamenti alle aziende agricole e viticole, l’offerta è varia e di qualità. Basandosi sui dati locali e su una pluriennale esperienza in Alto Adige, i ricercatori di Eurac Research puntano lo sguardo al di fuori dei confini provinciali. Lo scopo è quello di capire quali caratteristiche contraddistinguano gli agriturismi nelle varie regioni del mondo e di studiare come questo tipo di impresa possa svilupparsi ulteriormente anche in Alto Adige. Dal 7 al 9 novembre 2018 ricercatori e addetti ai lavori si incontreranno nel centro di ricerca bolzanino per approfondire questi temi.
Le prime richieste di partecipazione al convegno in programma il prossimo autunno sono arrivate anche da Sudafrica, Giappone e Stati Uniti. Specialisti da tutto il mondo discuteranno, tra gli altri punti, di come l’agriturismo possa assicurare il sostentamento ai contadini e limitare la fuga dalle zone rurali. «L’agriturismo rappresenta un’importante fonte di reddito aggiuntivo per i contadini, può contribuire allo sviluppo di un’agricoltura basata su piccole strutture e valorizzare il territorio», sottolinea Thomas Streifeneder, esperto di sviluppo regionale di Eurac Research. Non tutte le forme di turismo rurale possono essere definite agriturismo, spiega Streifeneder. Per questo uno dei punti centrali del convegno sarà quello di individuare le caratteristiche che rendono tale un agriturismo ed elaborare una definizione condivisa.
Oltre a proporre strategie per una buona presenza sui mercati, il convegno offre a imprenditori e stakeholder locali la possibilità di conoscere le ultime tendenze in questo settore e di ottenere informazioni sull’offerta turistica delle regioni confinanti, ma anche di altre aree del mondo. Sul sito https://agritourism.eurac.edu è possibile iscriversi al congresso. Sempre tramite il sito web, entro il 19 febbraio 2018, gli esperti potranno inviare le loro proposte per contributi scientifici.