Alluvioni e temporali: ecco le misure preventive per ridurre il pericolo
L’assessore provinciale Arnolf Schuler ha ricordato le misure preventive e il sistema di allarme e di allerta in riferimento all’evento alluvionale accaduto a Siusi allo Sciliar. “Molte misure preventive – ha sottolineato l’assessore alla protezione civile Arnold Schuler – sono state adottate in passato per ridurre il potenziale pericolo dovuto al maltempo. Ciò include le opere idrauliche della Sistemazione bacini montani in cui vengono investiti tra i 25 e i 30 milioni l’anno. Oltre 60 dei 116 comuni altoatesini dispongono attualmente di piani delle zone di pericolo che possono essere utilizzati per valutare il livello di rischio e per inquadrare bene relativamente bene anche gli eventi rari che hanno una probabilità statistica di verificarsi ogni 300 anni”.
A differenza della quantità di precipitazioni dovute alle zone di bassa pressione, facilmente calcolabile in anticipo, quelle dei temporali sono difficili da prevedere, ha sottolineato l’assessore Schuler, motivo per cui durante i temporali è richiesta particolare cautela. “Basti pensare a ciò che è successo in Germania e Austria per farsi un’idea di quanto velocemente la situazione possa cambiare. Ma anche a Siusi allo Sciliar abbiamo dovuto renderci conto di come è facile essere sorpresi da eventi meteorologici di questa portata, nonostante tutte le misure adottate finora e le previsioni e prognostici”.
Prestare attenzione agli avvisi e tenere d’occhio il meteo
Pertanto, l’assessore Schuler ha rivolto oggi un appello alla popolazione: “È importante prestare attenzione agli avvertimenti ed è doveroso tenete d’occhio i bollettini meteorologici e prestate attenzione a qualsiasi annuncio radiofonico”. Ogni cittadino può scaricare l’app meteo dell’Alto Adige, che mostra la direzione del fronte temporalesco e che fornisce informazioni. In caso di tempesta o di pericolo imminente di pioggia e colate di fango, è importante mettersi in salvo e non correre rischi inutili.
Ampia rete di sirene
L’assessore alla protezione civile Schuler ha ricordato che la popolazione viene allertata tramite un’ampia rete di circa 600 sirene controllata centralmente e sentita in tutto l’Alto Adige. Ci sono tre diversi segnali: il test settimanale della sirena a livello provinciale con un tono continuo di 15 secondi viene sempre effettuato il sabato poco prima delle 12.00. L’allarme dei vigili del fuoco, invece, consiste in tre toni continui di 15 secondi, interrotti da due pause di 7 secondi. Infine, l’allarme della protezione civile è un tono crescente e decrescente di un minuto senza pause. (Maggiori informazioni, inclusi esempi acustici, sulla homepage Sicurezza e Protezione Civile alla voce Avvertimento e Allerta).
Grazie alle molte persone intervenute per il lavoro svolto
“Durante gli eventi di maltempo, i vigili del fuoco e i volontari faticano molto ma fanno anche un ottimo lavoro. A Siusi allo Sciliar, ad esempio, è stato impressionante vedere ciò che i vigili del fuoco e i molti volontari hanno realizzato non solo durante il dispiegamento iniziale, ma anche durante i lavori di pulizia. Colgo anche l’occasione per ringraziare il personale provinciale, in prima linea dell’Agenzia per la protezione civile per il loro impegno e la loro professionalità”, ha sottolineato l’assessore Arnold Schuler, il quale aveva fatto un sopralluogo dopo la tempesta che si era abbattuta a Siusi (ne abbiamo parlato in un comunicato stampa).
“Non solo i nostri dipendenti erano in servizio quel giorno a Siusi, ma anche 20 macchine di 5 aziende private con personale appropriato erano ancora in servizio durante la notte e la mattina seguente. Colgo l’occasione anche per ringraziare le molte aziende private che in poche ore hanno fornito mezzi pesanti e il relativo personale”.
Documentazione dell’evento e prime operazioni di pulizia
A causa dell’elevata quantità di precipitazioni, giovedì sera (22 luglio) si è sviluppata una colata detritica nel rio Freddo e ha formato nell’area dei Bagni di Razzes massici depositi di materiale causando gravi danni alle pareti di protezione degli argini. I danni si sono verificati anche nella zona artigianale di Siusi e più a valle si sono registrati danni anche al campo da golf. L’onda di piena ha trascinato i detriti nell’Isarco. Il torrente Zaroderbach ha causato danni all’agricoltura.
Attualmente, si sta registrando l’entità dei danni, riferisce Hansjörg Prugg dell’Ufficio sistemazione bacini montani Sud dell’Agenzia per la protezione civile, che sta coordinando i lavori. I danni in diverse località vengono rilevati con precisione. Poi si procede alla pulizia del letto dei fiumi, si rimuovere i tronchi e si consolidano i punti critici con pietre ciclopiche. Il lavoro viene fatto in collaborazione con l’ente forestale, il Consorzio per il miglioramento del suolo e l’Eco-Center, dato che anche le tubature dell’acqua potabile sono in uno stato critico. Il caposquadra Michael Helfer sta coordinando i lavori con le imprese locali dello Sciliar e di Cornedo. Si stanno usando circa dodici escavatori e diversi camion. La misura d’emergenza di 250.000 mila euro finanzierà i primi lavori di pulizia.